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Il 2 dicembre a Milano cristiani, ebrei e musulmani insieme per il 50° della "Nostra aetate"

“È CONTRO CRISTO QUALSIASI DISCRIMINAZIONE E PERSECUZIONE”

Cristiani, Ebrei e Musulmani all’Ambrosianeum per i 50 anni della Nostra aetate

“La Chiesa esecra, come contraria alla volontà di Cristo, qualsiasi discriminazione tra gli uomini e persecuzione perpetrata per motivi di razza e di colore, di condizione sociale o di religione.”  Questa decisa presa di posizione, oggi più che mai attuale e in linea con le parole di Papa Francesco, è datata 28.10.1965. È infatti contenuta nella dichiarazione Nostra aetate, promulgata da Paolo VI per aprire nuovi orizzonti di dialogo interreligioso, riconoscendo per la prima volta i valori positivi alla base delle altre religioni.

La Nostra aetate fu un documento rivoluzionario, destinato ad aprire una fase nuova nella storia della Chiesa cattolica ad opera di un papa che già nel gennaio 1964 era stato il primo della storia a intraprendere un pellegrinaggio in Terra Santa (si veda il documentario Ritorno alle sorgenti. Con Paolo VI in Terra Santa, restaurato, digitalizzato e riproposto al grande pubblico nel 2014 sempre dalla Fondazione Terrasanta).

Per questo, a  50 anni da quella storica dichiarazione,

Fondazione Ambrosianeum  e Fondazione Terra Santa  organizzano

MERCOLEDì 2 DICEMBRE alle ORE 18.30

alla FONDAZIONE AMBROSIANEUM di via delle Ore, 3 - Milano

LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI RICCARDO BURIGANA

“Fratelli in cammino. Storia della Dichiarazione Nostra aetate”

Iterverranno:

  • Don Gianfranco BOTTONI

  • Imam Yahya PALLAVICINI

  • Rabbino Elia E. RICHETTI

Moderatore

  • Giorgio ACQUAVIVA

Riccardo Burigana (Firenze, 1964) è docente di Storia ecumenica della Chiesa presso l’Istituto di Studi Ecumenici di Venezia e visiting professor dell’Università Cattolica del Pernambuco di Recife; è inoltre direttore del Centro Studi per l’Ecumenismo in Italia dal 2009, direttore scientifico della rivista Colloquia Mediterranea della Fondazione Giovanni Paolo II dal 2011 e collaboratore de L’Osservatore Romano.


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