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Conferenza "Un mulinello d'acqua. La mirabile rotondità di Milano"

Prosegue il ciclo di conferenze, organizzate dall'Associazione Spirale d'Idee, propedeutiche alla visita dell'esposizione "Milano, città d'acqua", in corso fino al 14 febbraio 2016 a Palazzo Morando | Costume Moda Immagine a Milano.

Sabato 30 gennaio 2016, alle ore 15, nella Sala conferenze di Palazzo Morando, Valentino Scrima parlerà di "Un mulinello d'acqua. La mirabile rotondità di Milano". Nel tardo medioevo Milano sentì il bisogno di collegarsi ai grandi fiumi nivali, mai asciutti, del Ticino e dell'Adda: sarà l'invenzione dei Navigli, fonte di secolare prosperità. Le acque giravano intorno alla città quasi fosse una ruota di mulino, fino alla grande rinuncia, nel 1930, quando il fossato interno sarà coperto; dopo aver ormai sostituito i canali all'aperto con le tubature nascoste dell'acquedotto e della fognatura, i mulini con l'energia invisibile, ma pur sempre acquea, delle centrali elettriche, il tuffo nel limaccioso Naviglio con il comfort delle moderne piscine pubbliche.

Per l'occasione, sabato 30 gennaio, la mostra rimarrà aperta fino alle 19.30 (ultimo ingresso, ore 18.30). La mostra "Milano, città d'acqua", a cura di Stefano Galli, organizzata dall'Associazione Spirale d'Idee, promossa da Comune di Milano | Cultura, Servizio Musei Storici con il contributo di Regione Lombardia, fino al 14 febbraio 2016 a Palazzo Morando, presenta 150 immagini d'epoca, provenienti da archivi pubblici e privati, per testimoniare la ricchissima presenza d'acqua in città fin dalla sua fondazione, come elemento cardine attorno al quale si è costruita la fisionomia dell'urbe, la sua prosperità e la sua fortuna storica.

Proseguono, durante il fine settimana, la serie di visite guidate per singoli, al prezzo di 5 € a persona (più il biglietto d'ingresso), che si terranno: sabato alle ore 15 e 17 e, domenica, alle ore 11, 15 e 17. È gradita la prenotazione al numero tel. 338.7811024; mail: visite@mostramilanoacqua.it. La conferenza è a ingresso libero, fino a esaurimento posti.
 


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