Eventi

Concerto Napolide

CORVINO PRODUZIONI PRESENTA

ÁNEMA & MONI OVADIA CONCERTO NAPOLIDE

25/26 maggio 2018

Voce narrante MONI OVADIA

Violino MARCELLO CORVINO Chitarra BIAGIO LABANCA Contrabbasso MASSIMO DE STEPHANIS Oud, tamorre e mandolino FABIO TRICOMI


“Concerto Napolide” con Ànema&Moni Ovadia, è un progetto che ha portato quattro musicisti Marcello Corvino (violino), Massimo De Stephanis (contrabbasso), Fabio Tricomi (oud, mandolino, tamorra, tombak, darabuka) e Biagio Labanca (chitarra) trasferitisi a Bologna da Napoli e dal Sud a riprendere un discorso comune: l’essere “Napolidi”. Infatti, come dice lo scrittore Erri De Luca nel libro “Napolide” a cui è ispirato lo spettacolo, “chi nato a Napoli si stacca e perde la cittadinanza è Napolide” ma rimane allo stesso tempo figlio di un Sud che “innesta nel sistema nervoso un apparecchio cercapersone che inculca in tutti i suoi”.

Racconta Erri De Luca: “Quando i Greci fondarono Napoli avevano esaurito tutto la loro fantasia geografica. Decisero, allora, di chiamarla provvisoriamente Neapolis “città nuova”. Ma il mondo era pieno di città nuove che si chiamavano così. Allora i napoletani decisero di specializzarsi per rendere inconfondibile il loro luogo. E hanno fatto di Napoli una città leggendaria”. Concerto Napolide è un viaggio attraverso le bellezze e le contraddizioni di un posto unico al mondo. È un racconto in musica che trae spunto dal libro intitolato, appunto, Napolide, scritto da Erri de Luca e interpretato da Moni Ovadia che darà voce ai testi dello scrittore napoletano. Le musiche sono affidate agli Ánema che partendo dai grandi capolavori della musica napoletana ce le riconsegneranno in una veste inedita.
Non resta che lasciarsi accompagnare.

Il progetto musicale e discografico degli Ànema nasce sul terreno del grande patrimonio musicale napoletano che viene percorso su due direzioni dello stesso binario, il passato ed il presente. Del passato viene proposta una rilettura in una dimensione puramente strumentale, il canto è affidato agli strumenti canonici quali il violino, il mandolino, la chitarra, ma anche all’oud, uno strumento arabo che ci racconta che Napoli è nel Mediterraneo e che i suoi suoni, i suoi strumenti, le sue melodie hanno radici diffuse, antiche e profonde, che vengono da altrove e da lontano, in una stratificazione che delle molteplicità culturali ha saputo fare la somma, in cui la diversità diventa generatrice di originalità e bellezza. Da questa idea di paesaggio musicale multietnico nasce l’utilizzo di strumenti percussivi arabi e persiani come la darabuka e il tombaq. Accanto all’esecuzione dei grandi classici quali “Era de maggio”, Reginella”, “O sole mio” e l’omaggio al grande Renato Carosone con “Tu vuò fa l’americano e “O sarracino”, “Concerto Napolide” propone la musica originale composta dagli Ànema, nata dalla vena creativa di quattro musicisti il cui passato, la tradizione, si “innesta nel sistema nervoso” per generare nuova musica.


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