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Concerto di Jovanotti a San Siro: in migliaia ballano sotto le sue note

La recensione

Il concerto. Foto da Instagram (Ilariasonoio)

Lorenzo Jovanotti abbraccia San Siro e San Siro abbraccia Lorenzo. Migliaia di fan in delirio hanno cantato, ballato e sudato con le sue note. Alla soglia dei cinquanta, mezzo secolo per intenderci, il "ragazzo" di "Io penso positivo" riesce ancora a lasciare sul palco una carica energica fuori dal comune, come la passerella-fulmine lungo la quale ha più volte corso avanti e in dietro.

Giovedì sera è stata la prima delle serate al Meazza. La star "arrivata dal futuro" comincia proprio con "Io penso positivo". A quel punto ci pensa Fiorello a presentare ufficialmente il concerto. Poi è la volta di "Tutto acceso", durante la quale si rompe il microfono, ma la voce di Jova resta accesa uguale. Si prosegue con "L'alba", "Sabato" e altri brani della lunghissima scaletta. E il concerto si "trasforma" nel più grande spettacolo dopo il Big Bang con gli spettatori pronti far 'esplodere' lo stadio.

Arriva il tempo per i romantici, con le ballate più conosciute. E' da pelle d'oca "Fango", con una clip molto coinvolgente. C'è il tempo per vedere Lorenzo vestito con abiti giapponesi, prima di passare a "Le tasche piene di sassi", un altro dei suoi pezzi più apprezzati. Oltre ai brani del nuovo album, tantissimi, Jovanotti viaggia nella sua storia personale e rispolvera le sue grandi hit di sempre. E con lui "viaggiano" gli spettatori che in poche ore di live rivivono la storia delle loro emozioni accompagnati dalla sua voce.


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