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Con straordinario trasporto: mostra prorogata fino al 2 marzo

Il grande successo di pubblico e la strordinarietà dell'evento, hanno indotto gli organizzatori a prorogare la mostra "Con Straordinario Trasporto", per permettere a un pubblico sempre più vasto di vedere da vicino le "macchine" originali utilizzate per il trasporto rituale dalla Rete Patrimonio UNESCO, costituita da la Varia di Palmi, i Gigli di Nola, la Macchina di Santa Rosa di Viterbo, i Candelieri di Sassari, più i Ceri di Gubbio, per i quali la prodecura di riconoscimento è ancora in corso. Enormi manufatti processionali, per la prima volta insieme in un allestimento multimediale che permette, grazie a un complesso sistema di proiezioni ideato dagli specialisti di OpenLab Company, un'esperienza immersiva di grande suggestione. Sono infatti proiettati sulla cupola e sotto gli archi, i film del regista etnomusicologo Francesco De Melis, prodotti dalla Rete delle Macchine e dall'Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia. "Con Straordinario Trasporto" - dichiara Maria Fratelli co-curatrice, Dirigente Servizio Case Museo e Progetti Speciali Comune di Milano - è un esperimento visionario, una "installazione parlante", che comunica intimamente al pubblico il proprio racconto, propiziando, in maniera del tutto inedita, la comunicazione diretta con e tra i visitatori. Gli "illustratori" della mostra, preziosi collaboratori museali del Comune di MIlano e competenti Volontari del Touring club italiano impegnati allo Studio-Museo Messina per l'iniziativa "Aperti per Voi", diventano raccoglitori e divulgatori a loro volta di racconti personali ed emozionanti che riguardano questo straordinario trasporto proveniente dalla provincia italiana custode di tradizioni, per coinvolgere ed emozionare anche il pubblico milanese." "Un evento da non perdere,- aggiunge Patrizia Nardi co-curatrice della mostra, Responsabile tecnico-scientifico progetti UNESCO Rete delle Macchine - in una città come Milano, palcoscenico internazionale della cultura italiana in tutte le sue declinazioni, che riassume l'impegno costante di questi anni in favore del bene culturale immateriale rappresentato dalla Rete delle Macchine, Patrimonio UNESCO, che ora siamo felici di condividere con il pubblico milanese."
La mostra è prodotta dal Comune di Milano
in collaborazione con la Rete delle Grandi Macchine a Spalla
e l'Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia


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