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Con l'arte si mangia. "H2o" di Mahmoud Saleh Mohammadi

Dopo l’interesse e la curiosità suscitati dall’appuntamento “pilota” tenutosi a inizio estate, mercoledì 13 novembre torna a Milano, nello spazio Workness, “Con l’arte si mangia” il ciclo di azioni condivise di cucina e Performance Art a cura di Giusi Affronti.
Il secondo episodio, dal titolo H 2  (H2O), vede protagonista l’artista di origine iraniana Mahmoud Saleh Mohammadi che per l’occasione ha pensato a un’esperienza sensoriale totale tesa alla relazione e alla scoperta dell’Altro.
Gli ospiti agiscono da protagonisti e prendono parte a un’azione conviviale in cui le istruzioni dell’artista, che negli ultimi dieci anni ha indagato la pratica dell’empatia come performer e designer, scandiscono l’alternarsi dei quattro “atti” della cena.
Ispirato dall’intervento di Mahmoud, lo chef di Workness Lillo Frigoli ha definito un menù di quattro portate – dall’entrée al dolce – tutto incentrato sul piacere della condivisione.

A partire da suggestioni molteplici che provengono dalle azioni musicali di John Cage, dalle tradizionali iconografie delle filosofie orientali e dalla contact improvisation mutuata dalla danza, l’artista accompagna i commensali in una
“co-azione” artistica che consiste nell’empatizzare con l’Altro attraverso un percorso di degustazione e di esplorazione dei linguaggi non verbali. Influenzato dal Kintsugi, la tecnica giapponese di unire le parti spezzate di un oggetto con resina mista a un metallo prezioso, l’artista si erge a officiante di una cena-performance che si compie in un incontro – a due e collettivo – come quello degli atomi destinati a formare la molecola dell’acqua.

Workness fa così ancora una volta della multidisciplinarità il suo punto di forza unendo due delle sue anime: quella destinata al food, Bistruccio, e quella dedicata all’arte, Other Size Gallery. In controtendenza all’atteggiamento contemplativo da galleria “white box”, i commensali, accompagnati dal performer-regista e immersi in una mise en place-installazione, sperimentano una cena-performance che restituisce loro un’esperienza eccezionale – fisica, sensoriale e sociale – di “consumo” dell’arte.

Per i piatti “d’artista” del menù dal mood autunnale, concepito come un’ode agli ingredienti semplici, ai colori vibranti e ai sapori intensi, è proposta una selezione dei vini dell’azienda siciliana, partner della serata, Terre di Gratia.

La partecipazione alla cena è solo su prenotazione e prevede un numero limitato di ospiti.


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