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Charlie C. (cinema e teatro)

"Charlie C." una commedia drammatica sulla vita del regista Charlie C. che trae ispirazione da una serie di sceneggiature cinematografiche, molto care alla regista. Cinematografica è la recitazione della maggior parte dei componenti del cast. La forma è volutamente a cavallo tra i due mondi: teatro e cinema.

Una forma nuova, che viola alcune regole dell'una e dell'altra sfera. Così come fanno anche le musiche (violano TUTTE le regole del buon senso!). La giustificazione di ciò, oltre che nel desiderio puro e semplice di compiere questa fusione, è data dal tema trattato. Autentici, onesti e vivi. Che traessero dal loro bagaglio fisico ed emotivo, senza perdervisi. Che non si accontentassero di recitare. Che fossero sinceri e fedeli alla loro seconda natura: quella del loro personaggio. Così volevamo gli attori e su questo abbiamo cercato di lavorare.

Charlie C. è un regista teatrale,che sta per montare un nuovo spettacolo ma si sente frustrato. Sua moglie, Maxine lo vuole lasciare. Il suo analista, è più attento alle sorti del suo nuovo libro che a quelle del suo paziente. Le sue relazioni sono superficiali e non ha il coraggio di vivere a pieno i propri sentimenti. Viene definito cerebrale e niente affatto divertente. Ossessionato dal timore di una morte imminente decide di riunire un gruppo di attori che dovranno mettere in scena la sua vita in un enorme spazio al coperto che riproduce i luoghi da lui frequentati. La scenografia si espande insieme alla sempre maggiore complessità della vita di Charlie.

Charlie vorrebbe poter controllare e dirigere la propria vita così come fa con i personaggi e con gli attori chiamati a dare loro volto, voce e sentimenti. Quando poi, come in questo caso, gli attori si trovano a riprodurre la vita, sempre più ossessivamente intricata, di chi li dirige, le distanze finiscono con l'annullarsi in un gioco di raddoppiamenti che si fa sempre più intellettualmente stimolante quanto più si complica. Fino a quando la morte comincerà a far sentire realmente la propria presenza prendendo in mano la 'regia'. Un dramma, dove "ognuno è tutti". Un essere umano può sostituirsi ad un altro essere umano. Ogni individuo nasce e muore.
Ogni individuo può sentirsi solo. Volenti o nolenti siamo accomunati da queste condizioni.

Date: giovedì 4, venerdì 5, sabato 6, domenica 7, lunedì 8, sabato 13, domenica 14 e lunedì 15 febbraio ore 20:30. Luogo: LAFELL SPAZIO, Via P. Miglioretti 5, Milano. Durata: 1 ora e 30 con intervallo di 10 minuti. Quota: 10 euro con rinfresco. Prenotazione obbligatoria: lafellspazio@libero.it sms 3470806006


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