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Per la prima volta a Milano baba Commandant

Sabato 10 dicembre Basemental e Biko presentano una serata dedicata a Sublime Frequencies, l'etichetta di Alan Bishop e Hisham Mayet, da anni impegnata a pubblicare artisti provenienti dagli angoli più remoti del pianeta. La serata vedrà esibirsi per la prima volta a Milano uno degli ultimi talenti africani approdato in Europa: si tratta di Baba Commandant (1973) e della sua Mandingo Band direttamente da Bobo-Dioulasso, nel Burkina Faso.

Baba Commandant è attivo dagli anni Ottanta in parallelo, fra gli altri, al più celebre concittadino Victor Demé, e il suo percorso artistico è passato attraverso le esperienze di Dounia e della Afromandingo Band, divenuta poi Mandingo Band. La sua miscela, radicata già dal nome nella tradizione Mandingo, porta quest'ultima a confrontarsi e contaminarsi con una vasta gamma di sonorità: dall'afrobeat dell'età d'oro nigeriana di nomi come Fela Kuti e King Sunny Adé fino all'afro-funk del maliano Moussa Doumbia. Il tutto con un'attitudine post-moderna, ribelle, spontanea ed estranea a compromessi, da più parti definita "punk".

Personaggio popolare e conosciuto in patria, Baba Commandant è protagonista anche di un gran numero di esibizioni dal vivo, durante le quali è acclamato da un pubblico eterogeneo per età e gusti. Ogni sua performance è pensata e adattata al contesto che la ospita, siano i cabaret domenicali della cittadina natia, i popolatissimi sound system della capitale Ouagadougou o i diversi locali internazionali in cui ha suonato nel corso degli ultimi due anni, facendo conoscere al pubblico europeo una tradizione evolutasi nei suoni ma rimasta intatta nell'essenza.

In chiusura di serata il co-fondatore di Sublime Frequencies, Hisham Mayet, sarà protagonista di un esclusivo dj set realizzato con materiali d'archivio e antologia provenienti dal folto catalogo dell'etichetta, da anni impegnata in una minuziosa ricerca delle tradizioni musicali provenienti dagli angoli più remoti del pianeta e già protagonista dei lanci di artisti come Bombino e Omar Souleyman e della riscoperta di classici locali come il chitarrista turco Omar Khorshid.


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