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L'arte ai tempi del lockdown, una nuova mostra a Milano

A Milano, alla Galleria Ponte Rosso, arriva la mostra di Paolo Paradiso, L'arte ai tempi del lockdown.

Artista milanese, Paradiso dipinge l'America degli Anni 50 e 60. Fu scoperto nel 2004 dalla Galleria Ponte Rosso vincendo il Premio di Pittura Carlo Dalla Zorza, dedicato agli artisti italiani delle nuove generazioni. Da allora, la Ponte Rosso lo rappresenta in esclusiva e ogni anno lo propone con titoli diversi.

La nuova mostra, dal titolo "Good Old Days", offre 20 inediti di grande formato, elaborati quasi tutti tra Febbraio e Giugno 2020, durante i mesi di lockdown. Inaugurazione Giovedì 29 Ottobre alla Galleria Ponte Rosso, dalle 15 alle 20 con la partecipazione di Paradiso per la firma delle copie dei cataloghi o dei poster.

Il tema

Il tema è il suo “classico”, l’America degli anni ’50 e ’60, in particolare New York, la città che più di ogni altra ha ispirato il lavoro di Paolo Paradiso. Anche il mood non cambia: nonostante il Coronavirus, le tele comunicano ottimismo e c'è il piacere di immergersi nei frenetici paesaggi metropolitani degli anni d'oro americani. Il primo quadro è addirittura uno scherzo: Paradiso mette la mascherina ai personaggi di una sua vecchia tela, dove, a Coney Island, la folla assiepata è in attesa di un concerto. Dipingo quello che mi diverte - spiega l'autore soddisfatto -. Non do messaggi. Non giudico niente e nessuno. Sono un artista impegnato, si, ma nella pittura e conquistato dalla bellezza. La chiusura dell'Italia per me è stata una straordinaria occasione per potermi dedicare indisturbato alle mie tele. Oltre 20 quadri in sei mesi! Mai successo. Ho portato a termine progetti iniziati tempo fa e fatto cose nuove. La data sull'opera è sempre quella dell'ultima pennellata, come faceva Balthus. Paolo Paradiso è stato pittore fin da bambino (il padre vendeva i suoi quadri agli amici che già scommettevano sul suo futuro successo), anche se debutta nel mondo del lavoro come grafico pubblicitario, collaborando con riviste di moda e studi famosi.

Nel 1983 si trasferisce a Chicago dove, influenzato dalla pop-art, concentra finalmente la sua attività sulla sua vera passione e inizia a ritrarre i suoi tipici soggetti americani, fino ad esporre la prima produzione nel 2003 alla Michael H. Lord Gallery. Non è l'America contemporanea però la protagonista dei quadri di Paolo Paradiso, ma quella che raccontavano i film, la musica e le storie degli anni postbellici e che lo avevano sempre emozionato. Dal 2004 ritorna a Milano, ma il suo tema ricorrente resta l'America di quel periodo, il suo sogno americano, "the good old days". Anni passati troppo in fretta.
 


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