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"90 minuti": la storia di Arpad Weisz, giocatore di calcio ungherese, diventa uno spettacolo

Francesco Leschiera porta in prima assoluta al fACTORy32 90 minuti, testo inedito di Antonello Antinolfi scritto con l’obiettivo di raccontare attraverso il teatro storie vere di personaggi poco conosciuti. Protagonista della vicenda è Arpad Weisz, giocatore di calcio ungherese, e la sua “famiglia felice”. La trama si sviluppa riproponendo le diverse fasi della vita professionale e familiare del calciatore, tra successi e insuccessi, fino ad arrivare al declino della sua carriera. Alla fine di ottobre del 1938, dopo un 2-0 alla Lazio, Weisz viene licenziato dal Bologna e inizia la sua fuga per cercare fortuna con la famiglia, prima a Parigi e poi in Olanda. Nel 1941 agli ebrei viene proibito di entrare nei luoghi pubblici e la vita di Arpad cambia nuovamente, questa volta per sempre. Nel 1942 il calciatore e la sua famiglia vengono arrestati da parte dei nazisti e deportati ad Auschwitz.

Partendo dalla drammaturgia l’intento non è certamente quello di trasmettere al pubblico un messaggio univoco, ma uno spunto di riflessione sul mondo e sull'uomo che lo vive e lo sperimenta attraverso la sua storia. La regia è basata sull’ unione del teatro di narrazione con il teatro d’immagine e una sua peculiare caratteristica è la contaminazione con altri linguaggi artistici.

Info e prenotazioni: info@factory32.it

Il Teatro del Simposio nasce nel 2012 come gruppo milanese di sperimentazione teatrale da comuni esperienze formative e professionali elaborate nel corso degli anni. L’incontro di Francesco Leschiera, Alessandro Macchi e Antonello Antinolfi, soci fondatori dell’associazione, avviene innanzitutto su un aspetto contenutistico ed ha creato un comune filo conduttore nelle produzioni del gruppo: l’esigenza di raccontare l'identità dell'uomo, psiche e materia e delle sfaccettature che gli appartengono in modo universale, ma che inevitabilmente si legano alla concretezza del vissuto individuale. Da questo punto di partenza, che rappresenta lo stile riconoscibile dell’associazione, tutti progetti hanno come punto di forza la necessità di sperimentare di volta in volta il linguaggio espressivo più adeguato. Il processo creativo è così permeato da tanti stimoli, ricercando innanzitutto le possibili contaminazioni. L’immagine, il suono, i colori, i profumi (ogni spettacolo è infatti caratterizzato da un suo specifico profumo) sono la materia e la gabbia sottostante in cui si muove l’intera rappresentazione. Ad oggi l’associazione ha al suo attivo più di 12 produzioni rappresentate sia a Milano che sul territorio nazionale.


di: Antonello Antinolfi
regia: Francesco Leschiera
con: Ettore Distasio e Mauro Negri
scene e costumi: Paola Ghiano e Francesco Leschiera
luci: Luca Lombardi
assistente alla regia: Serena Piazza
grafiche: Valter Minelli
produzione: Teatro del Simposio
 


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