Economia

Viaggi e terrorismo: la paura frena i milanesi per Sant'Ambrogio

Si stima una perdita di sei milioni di euro per le agenzie di viaggio

Si viaggia di meno per paura di attentati

Meno 20% il business delle agenzie di viaggio per colpa degli attentati terroristici di Parigi del 13 novembre. Questo il risultato di una indagine della camera di commercio di Milano, in vista del ponte di Sant'Ambrogio, quest'anno particolarmente invitante (lunedì 7, martedì 8 dicembre). La stima è di una perdita di sei milioni di euro rispetto al previsto: e, se l'atteggiamento dei milanesi, all'improvviso più restii a partire, dovesse restare immutato, ciò si tradurrebbe in una perdita di circa 26 milioni in occasione delle vacanze di Natale.

L'indagine è stata condotta intervistando 34 agenzie di viaggio a fine novembre, quindi è limitata al business sulle agenzie e non anche ai viaggi "fai da te", prenotati direttamente via internet. Il "sentiment" degli agenti di viaggio dice comuque che restano richieste alcune mete (come i mercatini di Natale europei o le isole più calde) mentre il Mar Rosso cala drasticamente.

In particolare, Egitto e il resto del Nord Africa segnano un calo del 53%; Parigi (e altre capitali europee) un calo del 56%. Il 26% dei viaggiatori preferisce rinunciare: in questo caso la paura è troppa a prescindere dalla meta. Il calo è del 24% per il Medio Oriente e del 18% per il resto dell'Africa, mentre "tengono meglio" le città d'arte italiane, prima tra tutte Roma. 

E' anche vero, però, che il 62% delle agenzie prevede una richiesta (per il ponte di Sant'Ambrogio) maggiore che in altri periodi dell'anno. 


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