Economia

Brexit: task force per portare imprese ed enti a Milano

Governo, Consob, Agenzia entrate, Bankitalia e il comune di Milano fanno squadra

Silenziosamente procede il lavoro del governo e delle realtà locali per fare di Milano un centro attrattivo del post-Brexit. Dopo il voto popolare che ha sancito l'uscita del Regno Unito dall'Unione europea, diverse agenzie pubbliche e imprese si trovano a progettare il trasferimento da Londra. L'Italia non resta a guardare e, parallelamente alla battaglia per portare in Area Expo l'Agenzia europea del farmaco, che oggi ha la sede a Canary Wharf, si lavora per facilitare il trasferimento anche di imprese private.

Nessuna "no tax area" a Milano ma - previsti dalla legge finanziaria del 2017 - tassazione agevolata per i singoli dipendenti che si trasferiranno sotto la Madonnina e, in realtà, anche in tutto il resto del Paese: lo ha spiegato Per Carlo Padoan, ministro dell'economia, durante un incontro a Palazzo Marino con numerosi manager stranieri per promuovere proprio i trasferimenti ("Italy is now and next", "L'Italia è adesso e dopo", il tema del convegno).

Per rendere ancor più appetibile la Madonnina ai manager e ai decisori di enti, istituzioni sovranazionali, banche, fondi e imprese, è stata anche attivata una "task force" a cui partecipano il governo, la giunta milanese, la Consob, Bankitalia e l'Agenzia delle entrate. L'obiettivo è quello di dimostrare che Milano è una città realmente internazionale, non diversa da Londra e che, secondo il ministro degli esteri Angelino Alfano, presente al convegno, "ha tutta la bellezza dell'Italia ma non ha alcuni colli di bottiglia tipici del 'sistema Italia'".


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