Economia

Il suv Alfa Romeo non si chiamerà più Milano, ma Junior

Prodotta in Polonia, cambierà nome. Malan (FdI): "Vittoria della Meloni"

Un concept Alfa Romeo (foto LaPresse)

"Pur ritenendo che il nome Milano rispetti le prescrizione di legge, cambiamo il nome in Alfa Romeo Junior. Abbiamo avuto una notorietà mai vista con questa polemica, la nuova Alfa Romeo si chiamerà Junior da stasera alle 18". Lo ha detto poco fa il ceo di Alfa Romeo, Jean-Philippe Imparato durante un incontro in streaming con la stampa dopo le polemiche con il Mimit (Ministero del made in Italy) sul nome della nuova Alfa Romeo prodotta in uno stabilimento polacco. "Non voglio fare politica o polemiche, voglio fare business", ha rimarcato. 

Nei giorni scorsi, i vertici Stellantis avevano spiegato che produrre il suv compatto in Italia avrebbe fatto levitare il prezzo della vettura, facendola costare fino 10mila euro in più rispetto al listino previsto (da 30 a 40mila euro). Poi la marcia indietro dopo il polverone sulla denominazione. 

"Alfa nasce a Milano e il nome mi piaceva"

"La settimana scorsa è stata fantastica con tanta energia positiva all`evento di lancio della Milano all'Aci. Il nome era tra i preferiti dal pubblico e a me piaceva perché Alfa Romeo nasce a Milano nel 1910, e io ho l`ossessione di collegarmi alla storia del marchio anche per combattere la concorrenza cinese", ha continuato Imparato. Il top manager ha poi detto di essersi confrontato con il Ceo del gruppo Carlos Tavares e che le decisioni sulla produzione di Alfa Romeo in Italia non saranno impattate da questo episodio. "Carlos Tavares mi ha chiamato nel weekend. Le nostre decisioni sulla produzione in Italia non saranno impattate da questo episodio, ma spero che la situazione si chiuda qui. Nessuno mi ha detto di cambiare nome, ma quando respiri una certa aria è meglio farlo", ha detto Imparato durante lo streaming con la stampa per annunciare il cambio del nome del suv compatto, deciso nel pomeriggio. Alfa Romeo produrrà in Italia la nuova Stelvio e Giulia rispettivamente nel 2025 e nel 2026 a Cassino, mentre la Tonale è prodotta Pomigliano. Il nuovo suv Junior invece sarà prodotto a Tychy in Polonia. Il costo del rebranding da Milano a Junior, che sarà globale, "sarà praticamente nullo perché abbiamo prodotto poche macchine", ha concluso Imparato.

Una scelta che arriva in seguito alle dichiarazioni del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, che negli scorsi giorni aveva affermato: "Un'auto chiamata Milano non si può produrre in Polonia. Questo lo vieta la legge italiana che nel 2003 ha definito l’Italian Sounding, una legge che prevede che non bisogna dare indicazioni che inducano in errore il consumatore". Per Urso si tratterebbe infatti di "indicazioni fallaci legate in maniera esplicita alle indicazioni geografiche. Quindi un’auto chiamata Milano si deve produrre in Italia, altrimenti si dà un’indicazione fallace che non è consentita dalla legge italiana". 

Malan: "Vittoria del governo Meloni"

“La notizia che Stellantis non chiamerà Milano il suv prodotto in Polonia, rappresenta una vittoria del governo Meloni che dal giorno del suo insediamento sta portando avanti una battaglia per la tutela e il rilancio del Made in Italy e più in generale dell’italianità. E senza dubbio acquista un valore particolare il fatto che questo annuncio sia avvenuto nella giornata nazionale del Made in Italy, voluta proprio dal governo Meloni. Dalla politica estera all’economia, dalla cultura all’industria, l’Italia giorno dopo giorno grazie a questo governo sta rafforzando la sua centralità. Se prima eravamo terra di conquista, relegati a un ruolo periferico, adesso con questo governo possiamo rivendicare uno spazio sempre più strategico. In linea con quanto Fratelli d’Italia aveva promesso in campagna elettorale”.

Lo dichiara il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan.


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