Cibo avariato, malati non curati, camere inumane: le accuse al Cpr di via Corelli
I 13 punti sollevati dalla procura di Milano sulla gestione del Centro per il rimpatrio di via Corelli sono pesantissimi e riscontrano l'inchiesta pubblicata a inizio anno da Dossier
Alfredo Faieta, Luca Rinaldi
Un’ispezione della Guardia di finanza all’interno del centro per il rimpatrio (Cpr) di via Corelli a Milano squarcia il velo sulla condizione dei migranti alloggiati - sarebbe meglio dire detenuti - lì in attesa di capire cosa ne sarà del loro futuro. A ordinarla è stata la procura di Milano nell’ambito di un’inchiesta per frode in pubbliche forniture e turbativa nelle gare d’appalto. Dossier nel febbraio di quest’anno era entrato nel centro