Prima della Scala, 13 minuti di applausi per la "Madame Butterfly": parata di vip a Milano
Applausi a scena aperta per la Madame Butterfly di Puccini diretta dal maestro Chailly
La Prima della Scala è un trionfo. A salutare la Madame Butterfly di Giacomo Puccini con la direzione del maestro Riccardo Chailly e la regia di Alvis Hermanis, che ha inaugurato la stagione del Teatro alla Scala, sono stati tredici lunghi, ininterrotti, minuti di applausi.
Pioggia di fiori dalla galleria, ovazione per Chailly e per la soprano Maria Josè Siri, applausi calorosi a tutto la compagnia di canto. Plausi anche alla regia.
Quella del 7 dicembre è stata una Prima - parole del presidente della regione Lombardia, Roberto Maroni - “molto lombarda”. In platea, infatti, mancavano tutti i rappresentati del governo - alle prese con la crisi post referendum - e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Ma nel Palco Reale - accanto al sindaco Giuseppe Sala, al presidente della regione Roberto Maroni, all'assessore regionale alle culture Cristina Cappellini, al vicepresidente del Csm Giovanni Legnini, al presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo e al prefetto Alessandro Marangoni - hanno trovato posto quattro abitanti delle zone terremotate, che hanno ricevuto in regalo dal Comune di Milano proprio i biglietti destinati ai rappresentanti governativi. Gli altri biglietti riservati a palazzo Marino, invece, sono stati venduti per raccogliere fondi da destinare a progetti di solidarietà.
Ph: la Prima della Scala trasmessa in Galleria
Tanti gli applausi anche in giro per la città, soprattutto in Galleria Vittorio Emanuele, dove la Prima è arrivata grazie ai maxischermi voluti dall’iniziativa “Prima diffusa”. Standing ovation anche nel carcere milanese di San Vittore, dove lo sppettacolo è stato proiettato in diretta nel cortile interno del penitenziario, davanti a un gruppo di detenuti che hanno partecipato all'iniziativa - proposta anche nel carcere di Bollate - insieme al'ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia e al primo presidente della corte di Cassazione, Giovanni Canzio.
TUTTI I VIP PRESENTI ALLA PRIMA DELLA SCALA
La serata mondana milanese si è svolta all'insegna della Giappomania, con look ispirati all'opera. LA più ammirata è stata Yoriko, moglie dell'ambasciatore del Giappone.
Presente anche l’ex re di Spagna, Juan Carlos, che ha commentato soddisfatto: "L'opera mi è piaciuta moltissimo".
Presenti, nella schiera degli ospiti d’onore, anche il ballerino Roberto Bolle, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, proprio l'ambasciatore Kazuyoshi Umemotoal, l’ex lady Expo Diana Bracco e il sovrintendente Alexander Pereira.
Tanti i flash anche per Carla Fracci, che alla Scala è di casa, per lo chef Carlo Cracco, per l’ex premier Mario Monti e per il collega politico Corrado Passera, che ha presenziato con sua moglie.
PROTESTE ALL’ESTERNO: FUMOGENI E ORTAGGI CONTRO LA POLIZIA
Mentre all’interno andava in scena la Prima della Scala, all’esterno del teatro simbolo di Milano - già militarizzato e blindato dalle 15 - è andata in scena la protesta dei lavoratori Cub e degli attivisti del centro sociale Cantiere.
Alcuni attimi di tensione si sono registrati quando una trentina di manifestanti - arrivati dal lato di via Case Rotte - ha scosso le transenne che recintano la piazza. Dopo aver acceso un paio di fumogeni, alcuni di loro hanno lanciato ortaggi in direzione delle forze dell'ordine e si sono allontanati.
I manifestanti del Cantiere, invece, si sono trovati in piazza con un grosso striscione - "People before Profit" - e hanno acceso alcuni fumogeni per ribadire il loro personalissimo no "alla sfilata del lusso". Messaggi sono stati dedicati anche a Renzi - "Bella ciaone" - e alle sindacaliste Camusso e Furlan, accusate di essere "ladre di diritti".
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