Cultura

Milano, apre l'Osservatorio della Fondazione Prada: un nuovo museo sul tetto della Galleria

Lo spazio si trova al quinto e al sesto piano dell'edificio che ospita il negozio in Galleria

La Fondazione Prada raddoppia e, dopo la sede di via Isarco, apre a Milano il suo “Osservatorio”. 

Lo spazio trova posto al quinto e al sesto piano dell’edificio che ospita il negozio Prada in Galleria Vittorio Emanuele II, nel cuore della città. 

Dalle nuove vetrate è possibile ammirare dall'esterno la cupola in vetro e ferro realizzata fra il 1865 e il 1867 che sormonta l'Ottagono. L’Osservatorio, spiega Fondazione Prada, “sarà dedicato alle arti visive e in particolare alla fotografia contemporanea”.

La prima mostra, in programma dal 21 dicembre al 12 marzo 2017, si intitola “Give Me Yesterday” ed è dedicata alle opere di 14 giovani artisti internazionali. L’esposizione è stata allestita - spiegano gli organizzatori - “in modo da lasciare libera la vista delle vetrate per permettere di scoprire non solo quello che è una sorta di diario intimo degli artisti fatto attraverso le loro foto, ma anche lo spazio”.

CHE COS’È IL NUOVO OSSERVATORIO PRADA DI MILANO

“Osservatorio - spiega Fondazione Prada - è un spazio espositivo dedicato alla fotografia e ai linguaggi visivi, situato in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano”.

“È un luogo di esplorazione e indagine delle tendenze e delle espressioni della fotografia contemporanea, della costante evoluzione del medium e delle sue connessioni con altre discipline e realtà creative. In un momento storico in cui la fotografia è parte integrante del globale flusso di comunicazione digitale, Fondazione Prada, attraverso le attività di Osservatorio, si interroga su quali siano le implicazioni culturali e sociali della produzione fotografica attuale e della sua ricezione. Si estende così il repertorio di modalità e strumenti con i quali la Fondazione interpreta e si relaziona con il presente”.

Ospitato al quinto e sesto piano di uno degli edifici centrali, Osservatorio si trova al di sopra dell’ottagono, al livello della cupola in vetro e ferro che copre la Galleria realizzata da Giuseppe Mengoni tra il 1865 e il 1867. Gli ambienti, ricostruiti nel secondo dopoguerra a seguito dei bombardamenti che hanno colpito il centro di Milano nel 1943, sono stati sottoposti a un restauro che ha reso disponibile una superficie espositiva di 800 metri quadri sviluppata su due livelli.

Nel progetto di restauro sono stati preservati le strutture verticali portanti, in cemento armato a vista, così come i solai in legno e laterizio, consolidati con elementi in ferro. Per i pavimenti è stato recuperato il legno dei rivestimenti originari, mentre i prospetti che si affacciano sulla cupola della Galleria si configurano come ampie vetrate.


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