Cronaca

Violenza sessuale, anche l'ex moglie accusa Di Fazio: «Io narcotizzata e soggiogata»

L'imprenditore è stato arrestato. Si sospetta che fosse un "seriale"

Non solo le ragazze (più d'una), giovanissime, attirate nell'appartamento di via Tamburini (zona XX Settembre) spesso con la scusa di un'offerta di lavoro; non solo un'ex fidanzata, molto giovane anche lei; ora anche l'ex moglie dell'imprenditore farmaceutico Antonio Di Fazio, arrestato lo scorso weekend, avrebbe raccontato uno schema simile: narcotizzata ed in soggezione psicologica, costretta a subire intimidazioni.

Si sapeva che la donna aveva presentato, anni fa, una denuncia per maltrattamenti (archiviata) contro l'imprenditore; ma venerdì 26 maggio è stata sentita in procura, a Milano, dalla pm Maria Letizia Mannella, responsabile delle indagini insieme alla collega Alessia Menegazzo. E avrebbe riferito uno schema del tutto simile a quello individuato per le ragazze attirate con l'offerta di uno stage in azienda. In particolare, anche la donna sarebbe stata stordita con dei narcotici, probabilmente le stesse benzodiazepine utilizzate almeno per l'ultimo caso, quello che ha portato all'arresto dell'imprenditore.

In parallelo continuano gli accertamenti patrimoniali. E' emerso che l'uomo, fino a una decina d'anni fa, non avesse una grande disponibilità economica come quella maturata e manifestata negli ultimi tempi. Si cerca in particolare di fare luce su un prestito che l'uomo avrebbe ottenuto, proprio dieci anni fa, dal clan Valle-Lampada, a interessi usurari. Infine, sono in corso accertamenti sul ruolo di alcuni familiari dell'imprenditore. Il sospetto è che possano in qualche modo averlo "aiutato" a portare le ragazze verso di lui, o avere firmato le prescrizioni del medicinale narcotizzante.


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