Cronaca

“Immigrati” nascosti nei camion con i materassi: così si occupa in via Adriano

Un video girato da un residente di zona mostra come agiscono gli occupanti. Un gruppo scende da un camion con i materassi in mano ed entra negli edifici da un varco

Un frame dal video che documenta le occupazioni

Una sorta di trasloco, evidentemente abusivo. Un camion fermo al lato della strada, lo sportello posteriore che si apre e i “passeggeri” che scendono con tanto di materassi. Quindi, l’ultimo passo: il passaggio attraverso un varco precedentemente aperto e l’occupazione. 

Un video, girato da un residente di zona e postato sulla pagina Facebook “Quartiere Parco Adriano”, riprende un gruppo di persone pronte a introdursi, con ogni probabilità abusivamente, all’interno di quel comprensorio di edifici fantasma di via Adriano 6 che, ad inizio ottobre 2004, fecero da teatro alla morte di un cittadino marocchino, ucciso da un connazionale dopo un volto di otto metri. 

“Quella morte - attacca Silvia Sardone, membro della segreteria regionale di Forza Italia e consigliere di zona 2 da sempre molta attenta alle necessità del quartiere Adriano - non ha cambiato la situazione di estremo degrado e insicurezza in zona”.

E, evidentemente, ad aggiungere degrado e insicurezza contribuiscono le numerose occupazioni in zona. “Un video di un abitante della zona e utente della pagina Facebook "Quartiere Parco Adriano" - spiega Sardone - registra l'incredibile scena di un camion che porta persone (probabilmente stranieri) con materassi e sacchetti pronti per occupare parte degli edifici. Il flusso di persone sembra indicare una specie di organizzazione che sta dietro l'occupazione”.

“Gli edifici sono ancora occupati da sbandati e delinquenti che li usano, spesso, come base di partenza per incursioni e furti nelle abitazioni dei palazzi limitrofi. Purtroppo  sottolinea il consigliere - gli occupanti hanno aperto dei varchi per oltrepassare i cancelli e i controlli nell'area sono scarsi nonostante le ripetute segnalazioni dei cittadini”. 

Una situazione, di pericolo, che con il buio si amplifica. “Di sera numerosi abitanti lamentano preoccupazione e paura alla fermata dell'autobus proprio davanti agli edifici per la presenza di persone poco raccomandabili. La questione è molto seria - evidenzia Sardone - perché sono decine gli occupanti e potrebbero ripetersi episodi gravissimi come l'omicidio del cittadino marocchino”. 

Di chi è la colpa, per il consigliere di zona 2, è chiaro. “Purtroppo il Comune latita e non si rende conto che questa realtà è assolutamente fuori controllo al momento. Non basta l'accordo di fine novembre con Regione e Aler per la futura restituzione di Adriano 60 all'uso pubblico. I tempi sono troppo lunghi e i rischi per la sicurezza sono invece realtà di ogni giorno”. 

“Serve ora - chiede Sardone - un contrasto serio alla criminalità in zona, messa in sicurezza dell'area, chiusura dei varchi e sgomberi immediati. Avevamo già segnalato ben prima dell'omicidio le preoccupazioni dei cittadini chiedendo un'azione straordinaria per evitare che quella zona diventasse area di estremo degrado e criminalità. Purtroppo Palazzo Marino - conclude il consigliere - non ha ritenuto né ritiene ora i temi della sicurezza prioritari e non si attiva per chiedere o stimolare interventi rapidi per risolvere definitivamente la situazione”. 


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