Cronaca

"Il video della prima comunione di Melissa non è sciacallaggio, ma è lecito"

TgCom mostrò un video da piccola della giovanissima morta nell'attentato di Brindisi. Per l'Ordine dei giornalisti lombardo non è sciacallaggio mediatico ma "un modo per ricordarla"

TgCom con fierezza e "in esclusiva" mostra il video della comunione di Melissa Bassi

Mostrare il video della comunione di una vittima di attentato davanti a una scuola, anche se questa è una sequenza dolce, intima, famigliare che nulla aggiunge e nulla toglie a indagini e informazione, per l'Ordine dei giornalisti della Lombardia "è lecito". 

E' finito nel nulla, infatti, un esposto all'Ordine lombardo dei reporter Arianna Ciccone e Bruno Saetta, che avevano segnalato lo "sciacallaggio mediatico" di TgCom - diretto da Mario Giordano - sulla morte di Melissa Bassi, la 16enne deceduta a Brindisi per lo scoppio di un ordigno. Anche MilanoToday si era occupato della questione, segnalando il filmato sulla propria fan page e avendo in risposta decine di commenti "sdegnati" per l'accaduto. 

Il sito Mediaset aveva pubblicato una sequenza dove la piccola Melissa riceveva la Prima comunione, oltre ad altre immagini di lei da bimba.

Si era sollevato immediatamente un vespaio di polemiche, ma il filmato non era stato tolto. E l'Ordine ha sentenziato in favore della pubblicazione: "ll Consiglio ritiene che le immagini di Melissa Bassi bambina, pur non essendo strettamente attinenti al drammatico fatto di cronaca nel quale ella è rimasta coinvolta, siano uno strumento per ricordarla e per celebrarne in qualche modo la memoria subito a ridosso dell’attentato in cui ha persona la vita", viene scritto nella risposta ripresa da Valigiablu.it.

Anche questa decisione, non abbiamo dubbi, manterrà alto il fuoco delle polemiche.  


Si parla di