Cronaca

Ecco come sarà la prima scuola in legno del comune di Milano

Il progetto di via Strozzi (ex Cardarelli, chiusa nel 2012) presentato alla cittadinanza

Rendering della nuova scuola di via Strozzi

E' stato presentato il progetto della nuova scuola di via Strozzi, una delle tre strutture interamente in legno con contributo finanziario statale. Il comune di Milano, qualche ora prima della presentazione in pubblico nella sede del Municipio 6, ha diffuso i dettagli e i rendering.

La scuola sarà costruita negli spazi dell'ex Cardarelli (secondaria di primo grado), chiusa a giugno 2012 per la massiccia presenza di amianto e - mentre le classi venivano trasferite in via Scrosati - più volte occupata abusivamente, tanto da rendere necessaria la bonifica ambientale, perché l'amianto, che precedentemente era in forma compatta, ha finito con il disperdersi nell'ambiente. Ad agosto 2016 è avvenuta la consegna dell'area di cantiere per l'abbattimento, mentre la demolizione vera e propria è appena iniziata e terminerà entro febbraio 2017.

I lavori per la ricostruzione partiranno ad aprile 2017 e dureranno tredici mesi, in tempo quindi per l'inizio dell'anno scolastico 2018/2019. Il costo è stimato in sette milioni e 400 mila euro. Il progetto è di Ati Project, la ricostruzione sarà eseguita da Damiani Costruzioni. Oltre alle aule saranno presenti diversi laboratori, una palestra con spalti, un parco sportivo all'aperto, una biblioteca ed un auditorium da cento posti con accessi separati dal corpo-scuola, quindi aperto ad eventi pubblici.

Diverse le zone verdi, sia all'interno sia all'esterno, tra cui un'area per gli orti, funzionale allo studio della botanica e a sensibilizzare gli alunni ai temi di tutela dell'ambiente. 

LO SGOMBERO A GENNAIO 2016

L'ultimo sgombero, prima della definitiva consegna dell'area di cantiere, è stato effettuato dalla polizia locale a gennaio 2016. Gli abitanti della zona erano esasperati per il fenomeno dello spaccio di droga nei vicini giardini di viale Caterina da Forlì, riconducibili agli "sbandati" che dimoravano all'interno della Cardarelli. Gli agenti hanno trovato all'interno circa trenta persone, allontanandole dalla zona.

I giacigli trovati erano però circa cinquanta, segno che qualcuno non era presente al momento del blitz, preceduto da un sopralluogo per verificare la situazione della struttura. 


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