Cronaca

Via Padova, esercenti sul piede di guerra: perderemo l'8% degli incassi

Pronta per entrare in vigore, l'ordinanza sul “coprifuoco” in via Padova continua a suscitare le proteste degli esercenti. “Il Comune ha deciso di colpire chi tiene le insegne accese”

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ommercianti sul piede di guerra, alla vigilia delle ordinanze sulla sicurezza che imporranno la chiusura anticipata in via Padova, a Milano. Baristi e ristoratori tornano all'attacco lanciando le stime di quanto, secondo i loro calcoli, andranno a perdere nelle ore in cui saranno obbligati a tenere le saracinesche abbassate.

La chiusura anticipata a mezzanotte, anziché alle due, comporterà in media un 8% di mancati incassi – dicono all'unisono e puntano il dito contro un Comune che “ha deciso di colpire chi tiene le insegne accese e chi ha un ruolo nel quartiere”.
“Noi paghiamo le tasse tutto l'anno poi arrivano queste limitazioni che ci costano dal 6 al 8% di mancati guadagni”, accusa Alfredo Zini, vicepresidente di Epam, l'associazione milanese dei pubblici. “E' impensabile che in via Padova bar e ristoranti siano chiusi a mezzanotte” ha aggiunto.

  E' impensabile che bar e ristoranti siano chiusi prima  

I commercianti di via Padova continuano a contestare duramente le ordinanze emesse dal sindaco Moratti. Non è con una chiusura anticipata che si risolvono i problemi della sicurezza nel quartiere,  hanno lasciato intendere. Per bocca di Zini, poi, gli esercenti hanno proposto a Palazzo Marino di restringere ad un solo mese il periodo “prova” del coprifuoco (che sarà invece operativo fino a luglio, ndr) e di intensificare i controlli delle forze dell'ordine. Meglio, hanno detto, diversificare gli orari che chiudere prima tout – court. 


GLI AGGIORNAMENTI

25 marzo ore 13.20 - De Corato: "L'ordinanza è stata condivisa con l'Unione del Commercio, parola per parola". “Forse Epam non sa che l’ordinanza sulla limitazione degli orari per gli esercizi pubblici di via Padova è stata condivisa parola per parola con l’Unione del Commercio. E che la richiesta al sindaco di adottare quel provvedimento è arrivata dalle Forze dell’ordine per motivi di sicurezza. Ed è stata messa a punto al Tavolo tecnico sotto l’egida del Questore, presenti il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, il Comandante della Guardia di Finanza e della Polizia Locale. L’ordinanza è poi sperimentale e in vigore fino al 31 luglio. Quindi c’è tempo per una serena valutazione della sua efficacia. Da inizio anno Associazione Poliziotti Italiani e City Angels sono intervenuti  in quell’area 55 volte, di cui 16 per la presenza di ubriachi, 11 per liti e risse. Anticipare gli orari di chiusura significa ridurre gli assembramenti serali-notturni. E migliorare la sicurezza degli stessi esercenti”.


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