Cronaca

Seveso, da Expo l'annuncio: "Si potrebbe rinunciare alle Vie d'Acqua"

Per dirottare investimenti. L'ad Sala: "Bisogna pensarci bene"

Via Padre R. Giuliani il 17 (foto Valentina Petrini, Twitter)

Decine di milioni per la Via d'Acqua Sud (quella che porterebbe l'acqua dal sito espositivo di Expo al Naviglio Grande, duramente contestata da molti cittadini dell'ovest Milano perché andrebbe a devastare i parchi presenti), e poi Milano deve fare i conti con le "vie d'acqua naturali", che si chiamano Seveso e Lambro, e ultimamente esondano troppo spesso.

Ora, a mettere in dubbio la Via d'Acqua Sud, è Giuseppe Sala, commissario unico di Expo. Arrivano da lui, lunedì 17, parole inattese sull'opera, ma forse inevitabili dopo le due esondazioni in quattro giorni di Seveso e Lambro. "Expo deve portare un contributo al problema dell'esondazione, drammatico", afferma Sala annunciando una riflessione su come il "sistema Expo" possa entrare nel tema della soluzione alle esondazioni stesse.

"Non posso dire - precisa poi - se sia possa 'girare' gli investimenti per le Vie d'Acqua in investimenti per il territorio", perché gli investimenti "sono legati a un decreto del governo che li destina. Ma anche da cittadino credo che non si possa rimanere insensibili al tema".

PISAPIA: "SONO D'ACCORDO" - Nel tardo pomeriggio di lunedì, anche il sindaco di Milano Giuliano Pisapia si è espresso a favore della possibilità di destinare parte dei fondi per le Vie d'Acqua alle opere per risolvere definitivamente le criticità idrogeologiche. Il sindaco lo ha affermato dopo l'incontro con il sottosegretario Graziano Delrio, che dal suo canto ha confermato lo stanziamento governativo per le vasche di laminazione a Senago.

"Si potrebbe pensare a realizzare esclusivamente la parte delle vie d'acqua indispensabile per garantire la messa in sicurezza del sito di Expo 2015", ha concluso Pisapia.


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