Cronaca

Un archivio digitale con le tag dei writers milanesi

Un archivio digitale con i nomi dei writer e le rispettive tag, in modo da poter identificare gli autori delle opere anche a distanza di tempo. A giudizio un ragazzo di 30 anni per una sua firma di due anni fa. Per ora l’archivio contiene un centinaio di nomi

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l nucleo decoro della Polizia Locale da ora in avanti avrà uno strumento nuovo nella lotta ai  graffitari: un archivio digitale in cui registrare e collegare nomi e tags, le “firme” che si trovano su molti muri della città.

Lo ha annunciato il vice sindaco De Corato. Con queste prove sarà possibile essere chiamati davanti al giudice di pace anche se non colti sul fatto. E’ successo a “Resto”, un ragazzo di 30  anni accusato di aver realizzato due anni fa alcune firme sul muro di un’autosalone.

“Questo writer è una vecchia conoscenza della Polizia Locale che lo aveva fermato già otto anni fa a imbrattare le auto dei vigili” ha detto il vice sindaco. Per ora i nominativi e le relative tag sono circa un centinaio.

“Siamo riusciti ad addebitare un episodio, senza la flagranza di reato, per cui un privato aveva sporto querela a carico di ignoti” ha detto dell’episodio del 30enne, che il 12 novembre dovrà comparire davanti al giudice.

Il Comune si costituirà parte civile per i danni d’immagine e per rientrare delle spese sostenute per la ripulitura del muro.


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