La truffa del malocchio colpisce ancora. Facile, per le persone deboli e che attraversano periodi complicati, cadere nel tranello della superstizione e affidarsi a sedicenti maghi, guaritori o quant'altro. Questa volta il "bottino" è di ben 82 mila euro, frutto di una trama ordita da due donne rom di 43 e 47 anni.

La vittima è una ragazza di 26 anni, famiglia-bene, con un parente gravemente malato. L'aggancio con la scusa dell'elemosina, nel 2013, poi la confidenza fino alla fiducia carpita. Le donne truffatrici fanno credere d'essere esperte in controfatture, ma soprattutto convincono la vittima a pensare di essere preda di un malocchio ereditato dalla nonna.

E infine la consumazione della truffa: attraverso riti e pratiche di magia "bianca", ma soprattutto donazioni per chiese e santuari del cattolicesimo. Donazioni che, invece, erano finite nelle tasche delle truffatrici.