Cronaca

Area C e residenza, Striscia ci riprova: "circondato" il comando dei vigili

Nuovo servizio del Tg satirico sul trucco del cambio di residenza "senza controlli" per parcheggiare gratis in centro e pagare Area C con lo sconto. Ma attenzione: ci sono conseguenze penali

Il secondo servizio

Cambiare residenza per non pagare i parcheggi in centro e avere lo sconto su Area C: Striscia la Notizia ha sollevato la questione e vi è ritornata con un secondo servizio giovedì 10 aprile. Un trucco che può costare molto caro: se si viene "pizzicati" dopo avere dichiarato una falsa residenza, si può anche arrivare a risponderne in tribunale. Per non parlare di tutte le altre questioni collaterali: la tessera elettorale da rifare, così come la patente. E le tasse e tariffe comunali "sballate".

Ma se Striscia è tornata a occuparsene, probabilmente è perché più d'uno l'ha messo in atto. Dopo il primo servizio andato in onda l'8 aprile, l'amministrazione comunale non ha risposto.

Il trucco si basa sul fatto che (per i cambi di residenza interni a Milano) il messo comunale non esce. La cosa è stata detta esplicitamente dall'addetta all'anagrafe all'attrice di Striscia nel primo servizio e ripetuta a chiare lettere anche nel secondo servizio.

La stessa attrice si è recata di nuovo agli uffici, scegliendo questa volta un indirizzo di fronte al comando della polizia locale: via Larga 2. L'addetta si è accorta che la donna aveva recentemente fatto un altro cambio di residenza ma ha accettato tranquillamente la dichiarazione ("Ho litigato con la mia coinquilina, sa com'è).

"Non esce nessun messo a controllare perché il cambio Milano su Milano è immediato", la risposta dell'addetta all'anagrafe. A questo punto Striscia ha ingaggiato un altro attore che ha fatto la stessa cosa, con un indirizzo di fronte all'entrata secondaria del comando di polizia locale: "Li abbiamo circondati", ha commentato Valerio Staffelli nel servizio. Naturalmente anche in questo caso la risposta è stata "nessun controllo".

In conclusione, Staffelli ha rivolto un appello all'amministrazione perché risponda: "Siamo disposti anche a mettere una residenza nella stanza del sindaco", ha ironizzato. "I controlli - ha aggiunto - facciamoli sempre, sono importanti".

Dopo il secondo servizio, comunque, il comune ha reso noto di avere già annullato alcune richieste di cambio di residenza "palesemente mendaci".


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