Cronaca

Protesta in centro a Milano, traffico in tilt: ambulanti in strada per dire “No Bolkestein”

Pomeriggio di traffico folle a Milano, dove è andata in scena la protesta degli ambulanti

Il traffico e la protesta

Manifestazione in centro e, inevitabilmente, traffico e caos. Pomeriggio da bollino nero, quello di martedì, per la viabilità a Milano, messa a dura prova dalla manifestazione degli ambulanti meneghini scesi in strada per dire no alla “direttiva Bolkestein”, la normativa europea che impone dal 2017 la liberalizzazione delle licenze per le aperture di una attività commerciale. 

I manifestanti, tutti a bordo dei loro furgoni e camioncini, si sono ritrovati verso le 16 e poco prima delle 17 hanno lasciato piazza della Repubblica per dare il via al loro corteo, che attraversa tutto il centro città arrivando fino alla Prefettura in corso Monforte. 

VIDEO | Ambulanti in corteo: traffico in tilt in città 

Proprio in piazza della Repubblica il traffico è andato nel caos, con code interminabili di auto ferme ai semafori e agli incroci, in attesa del passaggio del corteo. 

TUTTE LE STRADE INTERESSATE E LE MODIFICHE AI MEZZI ATM 

La manifestazione era stata comunicata e autorizzata alle forze dell’ordine, tanto che lo stesso Comune ha diramato l’elenco completo delle strade interessate dal corteo: via città di Fiume, Bastioni di Porta Venezia, Corso Venezia, via Palestro, Piazza San Babila, Corso Monforte, via Cino del Duca, via Borgogna, via Mascagni, via Donizetti, via Vivaio angolo corso Monforte. 

Atm, proprio per il passaggio della manifestazione, ha comunicato che sono possibili “deviazioni e rallentamenti per le linee 1, 9, 33, 43, 54, 61, 94”. 

I manifestanti, dopo una prima parte a bordo dei loro mezzi, parcheggeranno furgoni e camioncini nei pressi dei giardini Montanelli e da lì proseguiranno a piedi verso la Prefettura. 

COS’È LA DIRETTIVA BOLKESTEIN: I DETTAGLI 

Si tratta - spiega RomaToday - della direttiva europea che sta facendo tremare migliaia di commercianti che lavorano sul suolo pubblico: fruttivendoli, paninari, fiorai, dai posteggi fissi nei mercati rionali alle bancarelle a rotazione degli ambulanti. 

Il suo nome, “Bolkestein” appunto, viene dall’ex commissario europeo per la Concorrenza, l’olandese Frits Bolkestein, che ha deciso - con questa direttiva - di imporre la liberalizzazione dei servizi nel mercato interno dell'Unione.

Entro maggio 2017, quindi, gli Stati membri dovranno rimettere a bando le concessioni rilasciate negli anni dagli enti locali, dando la possibilità di aprire un'attività commerciale su area pubblica a tutti i cittadini europei, senza limite di nazionalità, in un qualunque Paese dell'area Ue. 

Praticamente, quindi, gli ambulanti si troverebbero a partecipare ai bandi per il rinnovo delle licenze insieme, almeno in via teorica, alle società di capitali, naturalmente ben più preparate a livello economico. 

Questo è prescritto sulla carta, ma andrà di pari passo con una serie di paletti che i singoli Paesi possono porre per adattare la normativa al contesto di riferimento. 

Oltre alle nuove licenze, infatti, l’anno zero offrirà la possibilità agli enti di confermare quelle già esistenti. Per molti, quindi, si tratta di un'occasione da non perdere per regolamentare il settore, allontanare gli abusivi, fare piazza pulita di tutti quei piccoli mercati non a norma che invadono strade e marciapiedi in barba al Codice della strada, premianndo - invece - gli ambulanti in regola e rispettosi. 


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