Traffico di armi: Iran chiede immediata scarcerazione dei connazionali
E' stata avanzata immediata richiesta di rilascio dei cittadini iraniani arrestati nell'ambito del traffico di armi scoperto a Milano dalla polizia. Il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Ramin Mehman Parast, citato dall'Irna, ha definito gli arresti “un nuovo disegno dai fini ambigui”
mmediato rilascio degli arrestati. È quanto chiede l'Iran all'Italia, dopo il fermo di due cittadini iraniani in merito al presunto traffico di armi verso il paese del medio oriente, scoperto e bloccato dalla polizia di Milano, con l'operazione Sniper.
La richiesta di scarcerazione è stata inoltrata nei confronti di Hamid Masoumi-Nejad, 51 anni, giornalista della televisione iraniana accreditato da anni presso la Sala stampa estera a Roma, e Ali Damirchilu, di 55 anni, arrestato a Torino. Entrambi sono detenuti con l'accusa di traffico internazionale di armamenti, insieme a 5 italiani coinvolti nell'operazione.
Gli arresti sono un nuovo disegno dai fini ambigui |
Da parte sua il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Ramin Mehman Parast, citato dall'Irna, ha definito gli arresti “un nuovo disegno dai fini ambigui”. “Seguiamo seriamente la vicenda - ha aggiunto il portavoce - e l'ambasciatore italiano a Teheran è stato convocato per dare spiegazioni sulla questione”.
L'operazione Sniper ha portato all'arresto di 9 persone (2 ancora latitanti) e al sequestro di ingenti quantitativi di ottiche di puntamento per fucili militari, proiettili ed esplosivo.