Ucciso dall'amianto, era "condannato" al lavoro dal decreto Fornero
Si spegne Tiberio Paolone, ex assessore di Sedriano. Malato terminale, aveva avuto la pensione spostata al "2015" dal Salva Italia
Si è spento a soli 53 anni Tiberio Paolone, ex assessore all'Urbanistica di Sedriano, Nordmilano, dal 2004 e 2009. Era malato di mesotelioma pleurico.
Ne riporta Legnano24. Esponente di sinistra, conosciuto e stimato in paese, da tempo lottava contro la "malattia dell'amianto". Con la riforma di Elsa Fornero la sua pensione "era stata allontanata al 2015", e aveva scritto una lunga lettera al ministro dove spiegava l'assurdità della sua situazione, e l'impossibilità di "vivere dignotosamente gli ultimi mesi di vita".
Scrisse nella lettera: “Per il mesotelioma la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi si ferma poco al di sotto del 20 per cento nella fascia di età compresa tra i 45 e i 54 anni e diminuisce progressivamente con l’aumentare dell’età. Purtroppo è curabile ma non è guaribile, la prognosi e quindi sempre infausta”.
"Avendo piena consapevolezza di dover morire - continuava -, non vedevo l'ora di arrivare al giugno 2013 per poter disporre a mio piacimento della mia vita, senza dover fare i conti con le ferie ed il comporto della malattia, se sono fortunato, (sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi) forse due anni di pensione riuscivo a godermela. Con le nuove modifiche introdotte dal decreto "Salva Italia" il mio pensionamento è rimandato al 2015 ammesso che sarò ancora vivo".
Lavorava alla Fiam (Fabbrica italiana ascensori montacarichi) dall'inizio degli anni Ottanta. Fu esposto, da ventenne, ogni giorno, alla polvere "killer" inconsapevolmente.