Cronaca

Testamento Caprotti, così sarà diviso l’impero Esselunga (che adesso non è più in vendita)

Il patron di Esselunga lascia l'azienda nelle mani di moglie e figlia. Stop alla vendita

Le decisioni di Caprotti

Il futuro, quello successivo, sarà scelto da Giulia, la vedova, e da Marina, la figlia minore e da sempre “preferita”. Quello più immediato, invece, è stato svelato mercoledì dal Cda aziendale, che ha deciso di fermarsi. Almeno per ora. 

È ormai chiaro che ne sarà di Esselunga, l’impero dei supermercati lasciato da Bernardo Caprotti, l’imprenditore lombardo morto venerdì all’età di novanta anni per un male incurabile. Prima dell’apertura del testamente, infatti, Supermarkets Italiani - la holging che controlla Esselunga - ha nominato alla presidenza il notaio Piergaetano Marchetti, che di fatto ha ereditato le deleghe e il ruolo che furono del fondatore Bernardo. Proprio lui, d’accordo col Cda, ha deliberato di non “dar corso a operazione relative alla controllata Esselunga”. In sostanza: le offerte di Blackstone e Cvc - i due gruppi interessati all’acquisto della catena di supermercati - non verranno più prese in considerazione. 

Sempre mercoledì, invece, sono state rivelate le ultime volontà di Caprotti

IL TESTAMENTO DI MISTER ESSELUNGA: TUTTI I DETTAGLI 

Il Dottor Caprotti - ha spiegato in una nota il notaio custode del testamento - ha lasciato il controllo di Supermarkets italiani alla moglie Giuliana Albera e alla figlia Marina, che dispongono ora del 66,7% della società con, evidentemente, un potere decisionale altissimo. 

A Giuseppe e Violetta, figli del primo matrimonio e con i quali in passato c'erano stati diversi momenti di rottura, Caprotti ha lasciato - come imposto dalle leggi sull’eredità - il 16,6% ciascuno. 

Divisione simile anche per Villata partecipazioni, la holding che gestisce l’ingente patrimonio immobiliare di Esselunga.  Il 55% circa delle azioni della holding immobiliare del gruppo è stato donato alla seconda moglie Giuliana Albera e alla figlia minore Marina Sylvia. Ai due figli di primo matrimonio, Giuseppe e Violetta è stato lasciato il 22,5% a testa. 

IL “REGALO” DI BERNARDO CAPROTTI ALLA STORICA SEGRETARIA

Nel testamento, come era prevedibile, è stata inclusa anche Germana Chiodi, amica e segretaria di sempre. 

Alla donna va il 50% dei risparmi di una vita, depositati su un conto corrente. L'altra metà sarà divisa invece tra i cinque nipoti, tre figli del figlio Giuseppe e due figli del fratello.


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