Cronaca

Sorpresi a smontare auto appena rubata: 7 arresti in un demolitore

Il blitz della polizia nella zona di Bruzzano

I pezzi dell'auto rubata poco prima

Hanno ricevuto una denuncia per furto di auto e hanno subito concentrato la ricerca presso gli autodemolitori della zona. E, nel giro di poco più di mezz'ora, hanno trovato sette persone, all'interno di uno degli "sfasciacarrozze", che stavano letteralmente "cannibalizzando" la vettura rubata poco prima. Diversi pezzi erano già stati smontati e accatastati in modo ordinato. E uno di loro stava anche cercando di cancellare ogni traccia del numero di telaio.

E' finita con sette arresti in flagranza per riciclaggio l'operazione del commissariato Quarto Oggiaro, aiutato da una volante del commissariato Comasina e dalla polizia stradale. Gli investigatori, in particolare, da tempo tenevano d'occhio le attività di demolizione di veicoli nella zona di competenza: soprattutto quelle in cui risultano lavorare persone con precedenti per ricettazione.

Così quando nel pomeriggio del 17 maggio, all'una e cinquanta, è pervenuta la denuncia del furto di un'Alfa Mito avvenuto in via Senigallia, gli agenti hanno preso l'elenco degli "sfasciacarrozze" sotto la lente d'ingrandimento e, alle due e mezza, si sono presentati in via Costante Girardengo 1, in zona Bruzzano, insieme alla volante del commissariato Comasina. 

Giunti all'interno del cortile, i poliziotti hanno sorpreso sette persone intente a smontare, pezzo per pezzo, l'Alfa Mito rubata poco prima, posizionata su un ponte di sollevamento. Il titolare, E.F., 36enne con precedenti per ricettazione, aveva una lima zigrinata e cercava di rendere illeggibile il numero di telaio della vettura. Dei sei dipendenti, quattro sono stranieri e nessuno di questi è stato regolarmente assunto. Due egiziani (un 32enne e un 33enne) sono regolari in Italia, e di questi uno ha precedenti a sua volta; gli altri due (un marocchino di 32 anni e un ghanese di 24 anni) irregolari. Gli italiani hanno 33 e 41 anni.

Averli sorpresi all'opera mentre smontavano l'Alfa ha permesso agli agenti di arrestarli tutti per riciclaggio in flagranza di reato e di portarli nel carcere di San Vittore. Successivamente la polizia stradale si è messa al lavoro per certificare che i pezzi appartengono effettivamente alla Mito e, nel far questo, ha trovato anche "tracce" di una Fiat 500 risultata rubata a Cormano il 20 marzo.

Gli aggiornamenti: "Noi estranei ai fatti"

In una nota della difesa, riportiamo quanto segue: "Siete pregati di riportare che gli indagati sono stati tutti scarcerati in quanto la macchina era stata portata da un carro attrezzi cliente abituale, il quale aveva riferito che l’auto era da demolire e che nel pomeriggio avrebbe portato i documenti del PRA. L’italiano di 32 anni si trovava lì per caso per acquistare un alternatore ed è stato arrestato solo perché era l’unico con precedenti. Tutte le altre persone coinvolte non hanno precedenti. Sono stati interrogati sabato pomeriggio nel carcere di San Vittore e rilasciati domenica pomeriggio in quanto estranei ai fatti". 


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