Cronaca

Milano, ragazzo si dà fuoco davanti alla polizia: è gravissimo, ustionati anche due agenti. Foto

Il dramma poco dopo le 16 in viale Zara. Il ragazzo è gravissimo, feriti anche due agenti

L'uomo e i due agenti feriti - Foto Sap ed Enrico Annoni © Mt

È entrato nella macelleria dell'ex coinquilino e ha gettato della benzina sul pavimento. Poi, mentre la polizia era sulle sue tracce, si è cosparso di liquido infiammabile e ha minacciato di darsi fuoco. Quindi, dopo una breve trattativa, ha iniziato a scappare e ha tenuto tragicamente fede alle sue promesse. 

Video | L'uomo si dà fuoco in strada. Le terribili immagini

Follia lunedì pomeriggio a Milano, dove un ragazzo di ventinove anni - un egiziano regolare in Italia - si è dato fuoco al centro della strada subito dopo l'incrocio tra viale Zara e via Laurana. 

L'allarme è scattato alle 16.10 in punto, quando il titolare di una macelleria islamica di via Ala - ex coinquilino della vittima - ha chiesto l'intervento della polizia per la presenza nel negozio di un uomo con due taniche di benzina in mano. Pochi secondo dopo un'altra richiesta d'aiuto è arrivata alla Locale da alcuni cittadini, che hanno segnalato lo stesso uomo disteso sul bordo della strada con accanto proprio le taniche. 

Alla vista dei poliziotti e dei ghisa - che lo hanno intercettato in viale Zara -, il 29enne è fuggito al centro della carreggiata e ha appiccato il fuoco. A domare le fiamme sono stati due agenti della Questura - un 27enne e un 29enne - ai quali un militare della guardia di finanza, che si trovava a passare di lì, ha dato un estintore.  

Il giovane egiziano, soccorso da due ambulanze e un'auto medica del 118, è stato trasportato in condizioni critiche al Niguarda. Stando a quanto appreso, ha riportato ustioni di secondo e terzo grado al volto, al torace e all'addome: in ospedale è stato intubato e si trova in uno stato di coma indotto, anche se non sarebbe in pericolo di vita. Al pronto soccorso del Niguarda sono finiti anche i due poliziotti: entrambi, nel tentativo di spegnere il rogo, hanno riportato ustioni lievi agli arti superiori. 

Stando a quanto finora ricostruito dagli investigatori, i motivi del gesto andrebbero ricercati in alcuni problemi che il 29enne aveva con il suo ex coinquilino. Già sabato scorso, infatti, pare che l'egiziano si fosse presentato nella macelleria di via Ala per risolvere i dissidi - sembrerebbe legati alla consegna di alcune lettere - e che fosse andato via dopo aver distrutto una porta. Lunedì pomeriggio, poi, il secondo, tragico, capitolo della follia. 

L'egiziano è piantonato in ospedale e si trova in stato di arresto con le accuse di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.


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