Cronaca

Sgombero palazzina occupata in via Gadames: avevano messo molotov in mano alla Madonna

La mattina del 31 maggio 2017

Attivisti sul tetto

Le forze dell'ordine, in tenuta anti-sommossa, hanno effettuato la mattina del 31 maggio un blitz in via Gadames, nella palazzina di proprietà della Chiesa, occupata da un gruppo di antagonisti. 

I giovani si sono rifugiati sul tetto. L'obiettivo della polizia è quello di sgomberare la palazzina, dopo avere monitorato - per vari giorni - la zona adiacente per accertare il numero di occupanti e valutare le modalità di intervento e le tecniche operative. "Lo sgombero è stato deciso nell'immediatezza" dell'occupazione, nota la questura, ma "si è atteso il momento più opportuno".

La zona interessata è stata isolata e gli agenti si sono introdotti nella palazzina insieme ai militari dei carabinieri e della guardia di finanza. Sul posto anche la scientifica e la Digos.

L'occupazione dell'edificio (di quattro piani) era iniziata a settembre 2016 da parte di un gruppo anarchico. A inizio maggio, gli anarchici avevano esposto ad un balcone una statua della Madonna, bendata e con in mano una molotov. Il cartello era firmato da “Comunità apostolica dulciniana“. “Abbiamo scelto di vivere in povertà - scrivono - come gli apostoli e non possiamo che occupare le casse che i ricchi decidono di tenere vuote”. L’origine ideale di questo gruppo è dunque da ricercare nella vicenda di Fra Dolcino, il frate ribelle che a cavallo del 300 si scontrò con il Vaticano. Lui e i suoi seguaci vennero sterminati nella crociata lanciata dal vescovo di Vercelli, con il benestare di papa Clemente V. Ne raccontò anche Dario Fo nel suo Mistero Buffo, come riporta Radio Popolare. Il drappo blasfemo, poi rimosso, recitava "Ve lo faremo sucare".

Lo stabile è di proprietà dei Padri Passionisti ed è disabitato da sette anni. È composto da tre piani di circa 120 metri quadrati l’uno. I proprietari hanno denunciato alle forze dell’ordine ma gli occupanti non erano stati ancora sgomberati. «È un offesa al quartiere e alla comunità», diceva una signora che fa parte del Consiglio pastorale parrocchiale a Famiglia Cristiana, «prima che arrivasse questo gruppo di anarchici insieme ad un’altra famiglia avevamo trovato un accordo con la Congregazione dei Passionisti per rilevare l’immobile in quanto il nostro cammino di uomini e soprattutto di cristiani da qualche anno è maturato in un progetto che vogliamo mettere al servizio della nostra realtà parrocchiale e del quartiere. Vivere insieme come famiglie per poter fare esperienza di vita di condivisione nel nome del Signore, sostenerci e poter essere strumento di servizio nelle sue mani. Poi non se n’è fatto più niente. In passato, la palazzina era abitata regolarmente da un gruppo di Focolarini. Gli occupanti attuali avranno trovato materiale sacro all’interno, come la statua della Madonna, e hanno deciso di compiere quest’oltraggio che è gratuito e non riusciamo a spiegarci», prosegue il quotidiano cattolico.


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