Cronaca

Segrate, rom sfrattati da Rubattino s'insediano a Redecesio

Ieri sera alle 21 una quarantina di nomadi sgomberati da Rubattino si sono accampati in un capannone dismesso di via delle Regioni, a Redecesio. In linea d'aria, dista un km da Rubattino

Sgomberato l'altro giorno da viale Rubattino dove si erano insediati da mesi, un gruppetto di rom - 30/40 persone secondo le forze dell'ordine - sono approdati ieri sera intorno alle 21 in via delle Regioni, a Redecesio. La frazione di Segrate dista circa un km in linea d'aria dall'accampamento abusivo di Rubattino.


I nomadi si sono insediati un un capannone dismesso, un edificio con la facciata di vetro di fronte al quale - qualche tempo fa - è stata fatta brillare una bomba Usa ritrovata nei paraggi. I nomadi sono stati subito allontanati dal territorio comunale dai carabinieri di Segrate, coadiuvati dai colleghi del nucleo radiomobile di Peschiera Borromeo e della Polizia Locale di Segrate.


Lo sgombero di Rubattino disposto l'altro giorno da Palazzo Marino non ha mancato di suscitare polemiche: da una parte il vicesindaco De Corato, che ha parlato di "ipocrisia e di doppiezza morale" in riferimento alla "levata di scudi a difesa della presunta dignità dei bambini violata" da parte dei "soliti meandri della sinistra e di un certo mondo cattolico"; dall'altra, le associazioni di volontariato e della comunità di Sant'Egidio che già nei mesi scorsi si era espressa contro questa politica forzata di smantellamenti.


"Che dignità, e che sicurezza - ha aggiunto il vicesindaco - possono avere dei bambini che vivono in mezzo a 150 tonnellate di rifiuti (72 sono già state rimosse), pronti a prendere fuoco da un momento all'altro; che dormono sotto plafond in metallo penzolanti in grado di schiacciarli o giocano tra buche profonde tre metri?". Ma le associazioni di assistenza protestano: sgomberare i rom, significa vanificare gli sforzi di integrazione fin qui fatti.

L'intervento del cardinale Tettamanzi sulla vicenda dei rom di via Rubattino


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