Cronaca

A Milano la prima scuola media di tutta Italia in cui si insegna con il "metodo Montessori"

Si tratta del "nuovo spazio Montessori", che trova posto nell'istituto Riccardo Massa

La scuola - Foto comune Milano

Martedì mattina è stato inaugurato a Milano il nuovo “spazio Montessori”: aule e laboratori che il comune di Milano ha ristrutturato e dedicato a una quinta elementare e a due classi della scuola media di studenti che hanno scelto il “metodo Montessori”, che punta tutto sulla capacità di “autoeducazione” dell’allievo, come via d’apprendimento. 

Le classi - “prima volta in Italia di una reale verticalizzazione del metodo”, esulta palazzo Marino - troveranno posto in via Quarenghi 12, nell’istituto comprensivo Riccardo Massa. 

L’amministrazione - spiega una nota del comune - “ha dunque provveduto a ristrutturare una porzione di circa 400 metri quadrati dell’edificio di via Quarenghi destinata ad accogliere tre classi a metodo Montessori. L’Istituto comprensivo Riccardo Massa, pur essendo l’unica istituzione scolastica statale di Milano al cui interno funziona, dal 1969, un plesso di scuola elementare a metodo Montessori, non aveva finora la possibilità di garantirne la continuità alla scuola secondaria di primo grado, obbligando i genitori e i ragazzi a rinunciare al proseguimento di una forte scelta metodologica”.

Rinuncia che da martedì non sarà più necessaria, perché adesso Milano - ed è la prima volta in Italia - ha anche una scuola media a “metodo Montessori”. 

“Milano continua ad innovare sul fronte didattico e pedagogico – il commento della vicesindaco e assessore all’istruzione, Anna Scavuzzo –, convinta che l’eccellenza del proprio sistema scolastico si fondi sì sulla qualità dell’offerta formativa, ma anche sulla pluralità di proposte rivolta alle famiglie, grazie al costante impegno delle istituzioni scolastiche e alla volontà del Comune di Milano di sostenerne le attività e i progetti”.

“Si tratta di una preziosa occasione – ha sottolineato la dirigente scolastica Milena Piscozzo – per avviare una riflessione sull’aggiornamento dell’offerta pedagogica e didattica della scuola secondaria di primo grado, da sempre e da più parti auspicata. Questa sperimentazione permette, inoltre, di valorizzare l’attualità e la validità del percorso montessoriano, che, a distanza di molti anni dalla sua ideazione, mostra sempre una straordinaria modernità, confermata dalle più recenti conquiste della pedagogia, della didattica e delle neuroscienze”.

COME FUNZIONA IL METODO MONTESSORI A SCUOLA

Il “metodo Montessori”, ideato da Maria Montessori a cavallo tra fine 800 e inizio 900, scommette tutto sulla libertà di scelta e sulla voglia di imparare degli studenti. 

È - spiega proprio il comune di Milano - “un metodo basato sull’autoeducazione e sulla pedagogia del fare, che pone al centro l’alunno come attore e non come fruitore del percorso di apprendimento”. 

“C’è un presupposto indispensabile per realizzare una scuola autenticamente montessoriana - spiega l’opera nazionale Montessori - ed è quello della massima fiducia nell’interesse spontaneo del bambino - quindi dell’allievo - nel suo impulso naturale ad agire e conoscere”.

“Se è posto in un ambiente adatto, scientificamente organizzato e preparato, ogni bambino, seguendo il proprio disegno interiore di sviluppo e i suoi istinti guida, accende naturalmente il proprio interesse ad apprendere, a lavorare, a costruire, a portare a termine le attività iniziate, a sperimentare le proprie forze, a misurarle e controllarle".

"A questo - una delle basi del metodo Montessori - l’adulto deve ispirare la sua azione e in particolare i due suoi compiti fondamentali: saper costruire un ambiente suscitatore degli interessi che via via si manifestano e maturano nel bambino ed evitare, con interventi inopportuni, un ruolo di disturbo allo svolgimento del lavoro, pratico e psichico, a cui ciascun bambino va dedicandosi”. 


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