Cronaca

Stop per 24 ore a metro, bus e treni a Milano: venerdì 21 ottobre è sciopero generale

Dopo lo sciopero degli studenti del 7 ottobre, il 21 tocca ai lavoratori dei trasporti

Lo stop sarà di 24 ore - Foto repertorio

Ancora un venerdì di protesta. Ancora un venerdì di rabbia. Il 21 ottobre, a due settimane esatte dallo sciopero degli studenti contro la “buona scuola” di Renzi, andrà in scena lo sciopero generale di ventiquattro ore di tutte le categorie pubbliche e private

L’agitazione è stata indetta dall’unione sindacale di base, Usb, con l’obiettivo dichiarato di “fermare il Paese”. 

Anche Milano non sfuggirà allo sciopero, che coinvolgerà i dipendenti del settore ferroviario, aereo e del trasporto pubblico locale. A incrociare le braccia per ventiquattro ore, quindi, saranno tutti i lavoratori di metropolitane, autobus, treni - regionali e nazionali -, e aerei

NEL DETTAGLIO TUTTI GLI ORARI DELLO SCIOPERO DEL 21 OTTOBRE

Ogni categoria protesterà con modalità e orari propri. I lavoratori del settore ferroviario incroceranno le braccia per otto ore - dalle 9 alle 17 -, mentre i dipendenti di Atm - che gestisce metro, autobus e tram - potranno scegliere da sé la finestra oraria del blocco all'interno delle ventiquattro ore di sciopero. 

Stop totale, invece, per il settore “aereo”, con i lavoratori che si fermeranno da mezzanotte alle 23.59 del 21 ottobre. 

Di certo, anche se non è ancora stato ufficializzato, tutte le aziende prevederanno delle fasce di garanzia per cercare di ridurre al minimo i disagi di uno sciopero che si annuncia molto partecipato. Così, nelle prime ore del mattino e nell’orario di punta del pomeriggio, i servizi dovrebbero essere garantiti.  

Nel mirino del sindacato, come già accaduto più volte, c’è il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. L’agitazione, spiega Usb in una nota, è costruita “su una piattaforma rivendicativa generale”, che “assume giorno dopo giorno anche una forte valenza contro le politiche del governo”. 

Lo sciopero generale - il cui motto è “Fermiamo il Paese, facciamo scendere Renzi” - è indetto, chiarisce Usb, “per l’occupazione, il lavoro e lo stato sociale e contro le politiche economiche e sociali del governo dettate dall'Unione Europea”. 


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