Legge di Stabilità, la Scala è salva: il cda potrà avere più di 7 membri
La norma correggerà quella della recente legge sulla cultura firmata dal ministro Bray
La salvezza del teatro alla Scala è arrivata con la decisione di intervenire all'interno della legge di stabilità (ex Finanziaria). Il nodo era il numero dei componenti del consiglio d'amministrazione: con la legge Bray ("Valore Cultura") sarebbero stati ridotti a sette, rendendo di fatto impossibile accogliere nel cda della Scala rappresentanti degli sponsor privati.
Ora il governo ha trovato la soluzione: i consiglieri potranno tornare ad essere di più, a patto che svolgano la loro attività in consiglio d'amministrazione a titolo gratuito. Soddisfatto il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia: "La decisione è positiva perché permette di confermare la presenza di alcune istituzioni private nel teatro", ha dichiarato nel pomeriggio di mercoledì, "che possano dare un significativo contributo culturale ed economico".