Cronaca

La protesta dei biker di Milano: in 600 in corteo in moto fino alla regione (con Parodi)

I manifestanti sono partiti dall'Idroscalo. La protesta contro lo stop alle moto euro 0 e 1

La protesta - Foto Simone Enea Riccò

La protesta su due ruote. Più di 600 persone giovedì pomeriggio hanno preso parte alla prima protesta in Italia dei possessori di motocicli Euro 0 ed Euro 1 che fra un anno non potranno più circolare nelle aree urbane con più di 30mila abitanti. Partiti in corteo con le loro motociclette dall'Europark Idroscalo, i centauri sono arrivati in via Melchiorre Gioia, davanti alla sede di Regione Lombardia. 

A guidare la manifestazione Lorenzo Gioacchini, nel mondo dei biker conosciuto come Lory666. "Siamo partiti dall'Idroscalo e in meno di mezzora siamo arrivati. Se tutte queste moto fossero state auto ci avremmo impiegato due ore ad arrivare. E questa la dice tutta sulla logica che sta dietro dei provvedimenti che vogliono appiedarci. Consideriamo il futuro blocco della circolazione un'inutile imposizione che ha il solo scopo di far rottamare anzitempo motoveicoli che funzionano perfettamente e che circolano contribuendo in maniera irrisoria all'inquinamento, oltre che occupare in modo molto limitato gli spazi urbani", le sue parole. 

E questa potrebbe essere solo la prima mobilitazione. "La nostra protesta non finisce qui: ogni due mesi almeno, ma crediamo anche più frequentemente, organizzeremo una manifestazione come questa: siamo in mezzo alla settimana, se l'avessimo fatta di sabato o domenica saremmo stati molti di più. La scelta di oggi era di recarci a Palazzo Marino, dove speravamo ci sarebbe stato un consiglio comunale o almeno l'assessore alla Mobilità ad ascoltarci, ma ci è stato impedito di poter raggiungere il centro per ragioni di sicurezza e dall'assessore Arianna Censi neanche un cenno di lettura della nostra mail con la quale chiedevamo udienza", ha spiegato il biker. 

"Le due ruote sono la vera risorsa di una città che vuole inquinare meno ma, senza schierarsi politicamente, qualcuno non lo vuole capire e ci penalizza. Ma non c'è solo questo, c'è un'intera impostazione della città che non va: spariscono ogni giorno i parcheggi moto, vengono limitati e chi governa non si rende conto che dove ci sta un auto ci parcheggiano sei moto". Alla manifestazione si è aggiunto Roberto Parodi, ingegnere e scrittore fortemente critico con il sindaco Giuseppe Sala per le scelte in tema di mobilità: "Non far circolare queste moto non ha senso. Naturalmente sono destinate poco per volta a sparire, è un'imposizione senza senso come del resto lo sono le scelte dell'amministrazione in tema di mobilità, viabilità e ciclabilità", ha rimarcato a "Mianews". 

A incontrare i manifestanti anche il capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Marino Riccardo Truppo e il collega di partito e assessore regionale ai Trasporti e Mobilità sostenibile Franco Lucente: "Questo è un divieto che non condivido e i divieti non mi piacciono in senso generale: si può lavorare sulla mobilità sostenibile in altro modo e continuo a ripeterlo. È lecito manifestare e avere un confronto con le istituzioni, non a caso son venuto. Per quanto riguarda Regione Lombardia, anche se la materia non è di mia competenza perché riguarda l'assessorato all'Ambiente, penso che i buoni propositi ci siano e una proroga per la circolazione di questi mezzi da parte nostra potrebbe arrivare", ha detto.
 


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