Cronaca

Omicidio vigile, assolto uno degli imputati. La famiglia: "E' uno schifo"

"È uno schifo, non è giustizia, chi ha pagato per mio fratello?", ha detto Carmelo Savarino

Savarino

Si è chiuso il processo in Corte d'Assise a Milano per Milos Stizanin, serbo di 26 anni che era in auto con Remi Nikolic, il giovane all'epoca minorenne che alla guida di un suv travolse e uccise l'agente di polizia locale Niccolò Savarino impegnato in un controllo di routine a Milano, il 12 gennaio 2012. Il ragazzo è stato assolto per "non aver commesso il fatto".

Il giovane è tornato libero. "È uno schifo, non è giustizia, chi ha pagato per mio fratello?", ha detto Carmelo Savarino, fratello dell'agente ucciso.

Stizanin era indagato per concorso in omicidio. In questi anni l’Avvocatura del Comune di Milano è sempre stata a fianco della famiglia dell’agente Savarino, presente a tutte le udienze a carico sia di Remi Nikolic che di Milos Stizanin e si era costituita parte civile.

Milos Stizanin era stato arrestato nell’agosto 2012, dopo che era fuggito all’estero, e estradato in Italia il 13 agosto dello stesso anno. Era stato indagato e condannato per favoreggiamento. Già in secondo grado di giudizio il sostituto procuratore Sandro Celletti aveva chiesto la nullità della sentenza d’appello e di procedere con l’accusa di concorso in omicidio. Ma la sentenza fu confermata.

Il Comune di Milano, insieme alla famiglia dell’agente di polizia locale e al procuratore Celletti aveva fatto ricorso alla Cassazione che aveva annullato la sentenza, rinviando per l’esame del merito alla Corte d’appello che aveva stabilito che Stizanin doveva essere indagato per concorso in omicidio volontario. Lunedì l'assoluzione da quest'accusa.


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