L'ex della donna sciolta nell'acido: "Sono innocente"
L'ex convivente dichiara ai magistrati la sua innocenza: "Se dovevo ucciderla lo facevo a Catanzaro". E sulle testimonianze di Lea Garofalo alle forze dell'ordine: "Tutte bugie"
Si difende Carlo Cosco, ex convivente di Lea Garofalo, la donna sequestrata e poi sciolta in 50 chili d'acido a Milano. Imputato insieme ad altre cinque persone, Cosco ha dichiarato che l'ex compagna aveva mentito quando, collaborando con la giustizia, aveva raccontato ai magistrati e alle forze dell'ordine di diversi omicidi in cui Cosco sarebbe stato coinvolto.
"Con la mia ex - ha proseguito Cosco davanti ai magistrati - non riuscivo a trovare un equilibrio familiare e di lei non me ne fregava niente". Ha reclamato la sua innocenza spiegando: "Se dovevo ucciderla, lo facevo a Catanzaro".
L'appuntamento è ora per il 26 marzo, quando si terrà la requisitoria del pubblico ministero. Al processo è parte civile anche la figlia Denise.