Cronaca

Bus con bambini dirottato e incendiato, per i pm Sy voleva fare una strage in pista a Linate

La procura è pronta a giorni a chiudere il caso e a procedere con la richiesta di immediato

Il bus dirottato in fiamme

Strage, sequestro di persona, incendio, resistenza e lesioni. Il tutto aggravato dalla minore età delle vittime e con finalità di terrorismo. Sono i capi di imputazione di cui deve rispondere Ousseynou Sy, l'autista di origine senegalese che lo scorso 20 marzo ha dirottato un bus con a bordo 50 studenti di Crema e tre accompagnatori. Un gesto per accendere i riflettori sulle stragi in mare e che poteva trasformarsi in tragedia seppure il 47enne continua a ripetere, anche dal carcere di San Vittore, che non voleva fare del male a nessuno.

I due mesi di indagini serrate da parte del Ros di Milano e dei carabinieri del Nucleo informativo con gli interrogatori dei 50 ragazzi, i rilievi scientifici, la ricostruzione di ogni fase del sequestro, hanno rafforzato l'ipotesi che volesse fare una strage sulla pista dell'aeroporto di Linate. La procura è pronta a giorni a chiudere il caso e a procedere con la richiesta di immediato. Per il momento nessuna richiesta di perizia psichiatrica è stata avanzata. Sy, che potrà chiedere il rito abbreviato, rischia sulla carta l'ergastolo. Le accuse sono sostenute da elementi concreti, come elencano i due titolari dell'indagine, i sostituti procuratori di Milano Luca Poniz e Alberto Nobili. 

Video | L'autobus in fiamme

Con sé l'autista aveva un coltello, forse una pistola giocattolo, ha cosparso il pavimento dell'autobus con dieci litri di benzina, era in possesso di un accendino, si è fatto consegnare i cellulari, ha bloccato le porte del mezzo con delle catene, ha fatto legare le mani ai passeggeri, ha attivato sul pannello luminoso esterno la scritta 'fuori servizio', ha oscurato i finestrini, compiendo un sequestro durato circa 40-50 minuti e che non ha avuto esiti drammatici grazie all'intervento dei carabinieri di San Donato Milanese.

Un gesto con l'aggravante della finalità del terrorismo, "rappresentate dall'intento di condizionare i pubblici poteri in relazione alle politiche in materia di accoglimento degli stranieri è di intimidire la popolazione". Deve anche rispondere dell'incendio dell'autista in cui sono rimasti feriti sette carabinieri, per 17 studenti invece la diagnosi parla di stress acuto.