Cronaca

Terremoti, la mappa del rischio sismico a Milano e nei Comuni dell'hinterland

Se da un lato l'area milanese è meno esposta alle scosse di altre zone italiane, dall'altro il rischio ambientale e industriale è altissimo. Ecco perchè

Vista di Milano

Nelle ore successive al sisma che ha squarciato il Centro Italia, con almeno tre paesi completamente rasi al suolo e decine di vittime, la protezione civile ha diramato ancora le regole principali da seguire in caso di terremoto. Si tratta di azioni semplici, purtroppo a volte da cercare di applicare quando si è colti durante il sonno, quindi più volubili e deboli. 

"Se sei in un luogo chiuso, mettiti sotto una trave, nel vano di una porta o vicino a una parete portante; stai attento alle cose che cadendo potrebbero colpirti (intonaco, controsoffitti, vetri, mobili, oggetti ecc.); fai attenzione all’uso delle scale: spesso sono poco resistenti e possono danneggiarsi; meglio evitare l’ascensore: si può bloccare; fai attenzione alle altre possibili conseguenze del terremoto: crollo di ponti, frane, perdite di gas ecc.; se sei all’aperto, allontanati da edifici, alberi, lampioni, linee elettriche: potresti essere colpito da vasi, tegole e altri materiali che cadono", scrive il governo.

E la domanda che assale, in questi casi, è sempre: Milano (o la cittadina dell'hinterland) è sicura dal terremoto?

Ovviamente no. La certezza assoluta non esiste. Soprattutto in quel Paese dove 24 milioni di abitanti sono a rischio. Ma sicuramente il Milanese è una zona d'Italia meno esposta di altre. Secondo quanto riporta una mappa aggiornata allo scorso anno che incrocia i dati sul rischio sismico della protezione civile con gli stabilimenti Rir (Rischio incidente rilevante), Milano ha classificazione 3, dove 1 e' rischio maggiore e 4 il minore. Molti Comuni del Sud-Ovest-Nord, poi, hanno classificazione 4, con rischio basso, da Buccinasco a Novate, passando per Settimo e Cusago. Nella cartina sottostante, realizzata da Lucia Schirru, i più "sicuri" sono quelli colorati con un verde dalla tonalità più scura. 

Questo significa che non ci saranno mai terremoti? No. Per esempio, una scossa lieve di magnitudo 2.6 su scala Richter, si è verificata poche settimane fa con epicentro Dergano. La mappa del rischio va aggiornata, varia, cambia di anno in anno. E anche sulle conseguenze, e' vero, palazzi e grattacieli milanesi offrono ben più garanzie dai crolli rispetto agli agglomerati storici del Centro Italia, realizzati senza severi criteri anti-sismici. Ma non esistono ancora strumenti scientifici in grado di prevedere i movimenti tellurici con precisione assoluta, nè con la loro intensità; ci sono studi su precursori geofisici e geochimici, perfino animali (è stato osservato il nervosismo di alcune specie prima dei movimenti tellurici), ma niente che possa, con grado di matematica certezza, far evacuare in anticipo intere città. 

E tanto più in Lombardia l'allerta deve essere sempre massima. Se da un lato il rischio sismico è relativamente contenuto, dall'altro studi dell'Ispra (Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale) la individuano come quarta regione italiana per pericolo ambientale in caso di frane, alluvioni, smottamenti, esondazioni: i pericoli naturali incontrano una delle aree più antropizzate d'Italia, con numerosi stabilimenti Rir. E i danni di Seveso e Lambro, o gli alberi che cadono su auto e tram ad ogni acquazzone rilevante, purtroppo, lo ricordano tristemente. 


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