Cronaca

Picchia la figlia 14enne per pochi minuti di ritardo. Arrestato "bruto"

Tra i suoi precedenti, l'organizzazione mafiosa e l'omicidio volontario. Davanti alla polizia ha minacciato la moglie e i figli: "Se mi denunciate vi ammazzo"

L'uomo arrestato

Una vita di violenze, abusi psicologici, umiliazioni, offese. Questo il "quadretto familiare" emerso a carico di Francesco Bruno, 63enne originario di Isola Capo Rizzuto ma abitante da molto tempo in via del Danubio a Milano, zona Bruzzano-Comasina, con la moglie di 46 anni e i quattro figli, tre ragazze e un ragazzo. All'ennesimo episodio, nella serata del 12 settembre, la donna ha chiamato la polizia.

L'uomo, inviperito per un ritardo di pochi minuti nel rientro a casa della figlia minore (14enne), l'aveva aspettata nel cortile del palazzo e, colpendola con diversi pugni, l'aveva letteralmente trascinata fino all'appartamento, dove aveva continuato a picchiarla. La sua furia non si è calmata nemmeno con l'arrivo, in massa, degli agenti di polizia. Davanti a loro ha minacciato tutta la sua famiglia di morte se lo avessero denunciato.

Lunga la serie di precedenti a carico di Bruno. Si va dal traffico di stupefacenti alle lesioni, dall'organizzazione di stampo mafioso all'omicidio volontario: circa quarant'anni fa uccise il cognato a Catanzaro e - stando a varie testimonianze - non se ne pentì mai. Si tratta dunque di un soggetto pericoloso, peraltro conosciuto nel condominio e nel quartiere per l'indole incontenibile e le intemperanze. Non molti anni fa, per esempio, accoltellò un vicino di casa, "colpevole" di giocare a pallone nel cortile del palazzo. Era spesso violento in famiglia soprattutto con le tre figlie.

E non è stato l'unico episodio di violenza domestica: per questo tipo di reati la polizia ha arrestato in tutto tre persone e disposto per una quarta l'obbligo di allontanamento urgente, nel giro di meno di 48 ore.


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