Cronaca

"Ora voglio bimbe vere", le chat choc dell'uomo arrestato per pedofilia

Durante l'interrogatorio, il presunto pedofilo che offriva soldi alle famiglie per abusare delle loro figlie, si è difeso così: "Ho un problema, ma lo voglio affrontare"

Foto di repertorio

Essenzialmente ha negato gran parte delle accuse di pedofilia che gli sono state mosse. "Ho un problema, ma lo voglio affrontare". Il 50enne arrestato mercoledì a Milano per detenzione e cessione di materiale pedopornografico si è difeso così davanti al gip Luca Milani nell'interrogatorio di garanzia in carcere. Ha ammesso i suoi addebiti (quelli relativi al materiale pedopornografico), ma ha respinto l'accusa di essere pronto a pagare famiglie in difficoltà economiche o ragazze madri per mettere le mani sulle minori.

"Ho talmente tanto materiale che ne ho quasi la nausea... Ora voglio bimbe vere!" è una frase che l'uomo ha scambiato con un amico e che è stata riportata nell'ordinanza di custodia cautelare. Parole pesanti che l'uomo ha spiegato al giudice. "Nel mondo delle chat si finge di essere personaggi, ma si sa che si scrive a interlocutori finti... Si esagera" la difesa dalla sezione protetta dal carcere di San Vittore dove il 50enne ha avuto un primo incontro con uno psicologo.

Secondo le accuse dal 2019 l'uomo avrebbe compiuto numerosi tentativi per entrare in contatto e adescare online ragazze giovanissime, con l'obiettivo di ottenere immagini pedopornografiche e incontri di natura sessuale. Ma, dall'indagine - anche se lui ha negato - è emerso che il 50enne si sarebbe spinto fino a contattare genitori a cui promettere denaro in cambio di incontri sessuali con le loro figlie. 

L'arrestato ha anche respinto l'accusa di essere intenzionato ad abusare di una parente, minorenne, che abita a circa 40 chilometri dalla sua abitazione e in cui si fa riferimento in una chat del 2020. Distanze e riferimenti temporali non recenti che il difensore ha sottolineato per presentare un'istanza per chiedere gli arresti domiciliari, non sussistendo - a suo dire - l'esigenza di restare in carcere. Istanza su cui ora il giudice dovrà decidere.


Si parla di