Cronaca

Morì durante arresto, poliziotti accusati di omicidio colposo: "Fu pestato"

4 poliziotti sono indagati per omicidio colposo per la morte di Michele Ferrulli, che morì lo scorso 30 giugno in circostanze sospette

Michele Ferrulli morì durante una colluttazione con gli agenti

L'uomo venne "percosso ripetutamente". Anche con l'uso di "corpi contundenti". Per i poliziotti, l'accusa è di "omicidio colposo".

Svolta per la morte di Michele Ferrulli, l'uomo morto lo scorso 30 giugno a Milano per arresto cardiaco mentre alcuni agenti, intervenuti per sedare gli schiamazzi, lo stavano arrestando.

L'uomo sarebbe stato a terra, impotente. Avrebbe "gridato aiuto", scrive la Procura di Milano che ha chiuso le indagini nei confronti di 4 poliziotti. I poliziotti avrebbero ecceduto "i limiti del legittimo intervento".

Secondo quanto ricostruito, Ferrulli, manovale e facchino di 51 anni, quella sera del 30 giugno scorso si trovava in via Varsavia alla periferia sud-est di Milano, vicino ad un bar, dove una volante della polizia intervenne perché da una casa vicina erano arrivate lamentele per i continui schiamazzi in strada. L'uomo, con precedenti penali anche per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, stando a quanto era stato riferito in questura, era ubriaco, "aggressivo e ostile".

Dopo aver minacciato a parole i poliziotti, Ferrulli, aveva spiegato ancora la questura, improvvisamente aveva cercato di colpire un agente, ma era stato fermato dall'altro. Ne era nata una colluttazione, lunga e ripresa anche in alcuni filmati finiti agli atti dell'indagine. Nell'atto di chiusura delle indagini il pm scrive che i quattro agenti, intervenuti per la "chiamata" che segnalava "la condotta molesta e di disturbo di tre uomini (con Ferrulli c'erano due romeni, ndr)", agendo "in cooperazione tra loro cagionavano la morte dell'uomo", la cui famiglia è assistita dall'avvocato Fabio Anselmo, legale di parte civile anche nei casi Cucchi e Uva.

I poliziotti, secondo il pm, avrebbero agito "con negligenza, imprudenza ed imperizia consistite nell'ingaggiare una colluttazione eccedendo i limiti del legittimo intervento percuotendo ripetutamente la persona offesa in diverse parti del corpo pur essendo in evidente superiorità numerica e continuando a colpirlo anche attraverso l'uso di corpi contundenti quando la stessa era immobilizzata a terra in posizione prona". Ferrulli "non era in grado di reagire e invocava aiuto".

I quattro, che avrebbero concorso a determinare "il decesso" dovuto anche "allo stress emotivo del contenimento ed alle percosse", sono accusati anche di falso in relazione alla loro "annotazione" sull'intervento di quella sera nella quale avevano parlato di "perdita di equilibrio di tutto il gruppetto", anche degli agenti, durante l'arresto.


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