Cronaca

Occupato il Maxwell: studenti prendono possesso della scuola

La scuola di Cimiano occupata dai ragazzi che chiedono più attenzione alla salute mentale

Istituto Maxwell (foto di repertorio)

Non è ancora finita la stagione delle occupazioni scolastiche a Milano, che si sposta negli Itis. Questa mattina l'Istituto tecnico Maxwell di via Don Giovanni Calabria, in zona Cimiano, è stato occupato dagli studenti. "Abbiamo deciso di arrivare a questo gesto poiché negli ultimi anni, tramite cortei, picchetti e proteste non siamo mai stati ascoltati, anzi in certi casi ci hanno ridicolizzato, ignorato o peggio attaccati", hanno scritto in un comunicato.

Come nelle altre occasioni, dall'occupazione del Severi Correnti a quella del Parini, Beccaria e del più recente Carducci, anche in questo caso la rivendicazione più grande è quella sulla salute mentale degli studenti, spesso troppo poco presa in considerazione. I ragazzi del Maxwell chiedono che le strutture scolastiche subiscano migliorie. Al centro anche l'applicazione della "meritocrazia": gli studenti chiedono l'addio al voto numerico, un rapporto diverso con i docenti e maggiore attenzione all'alternanza scuola lavoro. 

L'occupazione vuole "portare un dibattito costruttivo nelle aule parlamentari, col fine di migliorare il paese, miglioramento che deve inevitabilmente partire dai giovani. Il nostro non vuole essere un attacco mirato al nostro preside, che si è sempre dimostrato aperto al dialogo e attento ai bisogni di noi studenti, per quanto a lui fosse possibile, vogliamo invece che questa sia un'occasione, sia per i docenti che per gli studenti, per riflettere sulle problematiche legate alla nostra scuola ed al nostro paese. Vogliamo che a seguito di questa esperienza cambi la percezione dello studente, da macchina produttiva, a persona con la propria individualità e pensiero critico", spiegano.

Gli studenti nelle scorse settimane hanno fatto un sondaggio. La domanda proposta era "La scuola ti fa sentire bene?". Solo il 29,5% degli studenti ha risposto di sì. In un secondo quesito riguardante l'ansia, il 61,6% dei rispondenti ha affermato di aver avuto attacchi di panico durante le ore scolastiche. Inoltre, il 92% dei partecipanti ritiene che il sistema scolastico italiano vada cambiato o aggiornato. 


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