Cronaca

Madre ruba la figlia dall'ospedale e poi l'affida ad una nomade

Sono stati identificati i genitori della bambina ritrovata in una campo nomadi tra le braccia di una sconosciuta 55enne. I giudici stanno valutando se affidare la piccola ai servizi sociali

Campo nomadi a Milano

Diversamente da come ipotizzato in un primo momento, la neonata ritrovata dalla polizia nel campo nomadi di via Negrotto, a Milano, lo scorso 1 dicembre non sarebbe stata rubata dalla nomade bensì dalla madre stessa. La bambina infatti è stata affidata da parte della mamma alla nomade 55enne, di origine italiana, che l'aveva con sé.

La polizia è riuscita ad identificare i genitori della bimba, e quindi a ricostruire la vicenda. Nata prematura lo scorso 1 novembre all'ospedale dei Bambini Vittore Buzzi, la piccola è figlia di un italiano Carlo B. originario di Foggia, 34 enne, e di una bosniaca Razia H. di 21 anni, pregiudicata, residente in un campo nomade in via Bonfadini. Dopo la nascita è stata subito messa in un'incubatrice.
Nei giorni successivi, però,in seguito ad un litigio con il padre, la madre la sottraeva furtivamente dall'ospedale seminando gli operatori che avevano cercato di bloccarla. La donna, che adesso si trova in Belgio, per nascondere la figlia al padre l'aveva consegnata alla nomade 55enne del campo di via Negrotto. 
Al momento della scomparsa della figlia, il padre aveva solo presentato una segnalazione alle forze dell'ordine per non far espatriare la neonata.
Per comprendere le sorti della piccola sono in corso due procedimenti giudiziari: uno civile per decidere se affidare la bambina ai servizi sociali o ai genitori, e uno penale contro la madre e la sua azione delittuosa.
 
 
 

Si parla di