Nessun documento ufficiale, ma pronti alla vendita. I carabinieri hanno sequestrato 37 smartphone, un computer e due tablet in due negozi di Milano perché tutti considerati di dubbia provenienza. 

Le verifiche nei due locali - uno di proprietà di un 32enne cittadino pakistano e uno di un 50enne egiziano - sono stati portati a termine martedì nell'ambito di una serie di controlli più ampi che hanno interessato tutto il quartiere di Calvairate. 

I militari della compagnia Monforte, con l'aiuto dei colleghi del battaglione, hanno fermato e identificato 20 persone, tra cui 16 minorenni, tutte comunque risultate "pulite". Nei due negozi di telefonia, invece, sono stati trovati pc, tablet e cellulari di cui i proprietari non hanno saputo giustificare la provenienza e che quindi, verosimilmente, potrebbero essere stati rubati. 

Il 32enne e il 50enne sono per questo stati indagati a piede libero con l'accusa di ricettazione. Adesso gli accertamenti proseguiranno per cercare di risalire ai reali proprietari degli articoli sequestrati.