Cronaca

Milano è la città d’Italia in cui si fanno più multe: 157 milioni di euro di sanzioni in un anno

I milanesi hanno versato 117 euro a testa nelle case del comune per le multe. I dati

Quante multe si fanno a Milano? Quanto ci guadagna il Comune? Milano è di gran lunga, per distacco, la capitale italiana delle multe. Anche nel 2016, infatti, dopo aver già conquistato il primato l’anno precedente, il capoluogo meneghino si è confermato come la città in cui vengono “staccate” più contravvenzioni.

Il comune di Milano, stando ai dati elaborati da Quattroruote, nel solo 2016 ha guadagnato 157 milioni di euro dalle sanzioni amministrative. Un dato, questo, in calo rispetto al 2015 - 21,6% in meno -, ma che comunque piazza i milanesi al primo posto in Italia in fatto di multe.  

Il secondo gradino del podio, con “soli” 47,1 milioni, va a Torino, che precede Firenze - terza - e i suoi 34,6 milioni di euro. “Malissimo” Roma, quinta in classifica, che perde il 78% degli incassi rispetto all’anno precedente, con il comune che deve “accontentarsi” di 31,4 milioni di euro. 

Milano, invece, fa incetta di record e primeggia anche nella top ten pro capite. Prendendo a riferimento la popolazione residente nelle rispettive città l’1 gennaio 2016 - scrive Quattroruote - i milanesi hanno versato nelle casse di Palazzo Marino quasi 117 euro a testa. 

Nella pagina seguente, la mappa con tutti gli autovelox fissi di Milano e hinterland

Dove sono gli autovelox a Milano? A quanto ammonta la multa in caso di infrazione? Queste alcune delle domande più gettonate tra gli automobilisti. Procediamo con ordine. 

LA MAPPA

I trappoloni censiti per ora a Milano sono 14 (nei commenti potete aggiungere quelli che non sono stati segnalati, provvederemo a inserirli), ma presto potranno aumentare. Quando un veicolo passa 5 chilometri orari oltre il limite (soglia di tolleranza) gli occhi elettronici entrano in funzione e elaborano la sanzione. In questi casi — dato che non c'è una pattuglia fissa — la contravvenzione deve essere notificata non oltre i 90 giorni dal momento di contestazione dell’infrazione. Se ciò non avviene è possibile presentare ricorso  In tal caso, e negli altri casi di irregolarità è possibile contestare la multa facendo ricorso al giudice di pace (entro 30 giorni) oppure al prefetto (entro 60 giorni), mai ad entrambi contemporaneamente.

Le multe.

Il superamento del limite di velocità fino a un massimo di 10 km/h prevede una multa che va da un minimo di 41 euro ad un massimo di 168 euro;
il superamento del limite di velocità compreso tra i 10 km/h e i 40 km/h prevede una multa che va da 168 a 674 euro e la decurtazione di 3 punti sulla patente;
Il superamento del limite di velocità compreso tra i 40 km/h e i 60 km/h prevede una multa compresa tra i 527 e 2.108 euro e la decurtazione di 6 punti sulla patente. È inoltre prevista la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida per un periodo che va da uno a tre mesi (tra otto e diciotto mesi in caso di recidiva in un biennio);
Il superamento di oltre 60 km/h del limite di velocità prevede una multa che va da 821 a 3.287 euro e la decurtazione di 10 punti sulla patente. È prevista la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida per un periodo che va da sei mesi a un anno; se l’infrazione per eccesso di velocità di oltre 60 km/h viene ripetuta due volte in un biennio è prevista la revoca della patente.
Per i neopatentati (chi ha la patente da meno di 3 anni) che non rispettano i limiti di velocità scatta una sanzione minima di 160 euro. Non solo: per loro è prevista anche una decurtazione doppia dei punti sulla patente. Per chi guida mezzi pesanti, invece, è previsto il raddoppio della sanzione.


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