Fattori di rischio per attacchi cardiaci, focus sulle donne
Esistono fattori di rischio specifici. La ricerca del Centro Cardiologico Monzino
Più della metà delle donne milanesi soffre di ansia, depressione e stress: importanti fattori di rischio cardiovascolare, che si aggiungono a quelli più conosciuti, come fumo, alimentazione scorretta e scarsa attività fisica. È quanto emerge da uno studio effettuato dal Centro Cardiologico Monzino nell’ambito dell’attività del Monzino Women, che verrà presentato il 27 settembre a Palazzo Reale all’incontro "Il cuore delle Donne", promosso dal Comune di Milano, insieme all’ istituto milanese e all’Università Statale.
«L’amministrazione comunale supporta questo programma per informare le donne sui rischi cardiovascolari – afferma Angelica Vasile, Presidente della Commissione Politiche Sociali, Servizi per la Salute e Volontariato del Comune di Milano –. Ringrazio il Centro Monzino per l’attenzione alla medicina di genere: è necessario sensibilizzare sempre più le persone per renderle consapevoli che anche dal punto di vista clinico il corpo della donna non è identico a quello dell’uomo».
"Fragilità di genere"
Fattori di rischio specifici ma anche assenza di consapevolezza. Elena Tremoli, direttore scientifico del Monzino e docente alla Statale, snocciola qualche dato: il 38% delle donne che hanno avuto un infarto perde la vita entro un anno, rispetto al 25% degli uomini; il 35% delle donne con infarto ne avrà un altro entro un anno, rispetto al 18% degli uomini. «È evidente che la donna ha delle fragilità di genere, e quindi va sensibilizzata e accompagnata in un percorso specifico di prevenzione, diagnosi precoce e cura nelle malattie cardiovascolari», afferma: «Per questo abbiamo inaugurato all’inizio di quest’anno il Monzino Women, che offre concretamente questo percorso, affiancandolo a un’attività di ricerca scientifica. Ma abbiamo bisogno del supporto di tutta la comunità civile e medica perché il problema è prima di tutto culturale. Dobbiamo riuscire a parlare a tutti, uomini e donne, per convincere il mondo femminile a prendersi cura del proprio cuore quando non ci sono sintomi».
Donne: i fattori di rischio per il cuore
Ma quali sono i fattori di rischio specifici per le donne? Si tratta di problemi legati alla gravidanza, trattamenti per il tumore al seno, malattie autoimmuni o aspetti psicosociali. Daniela Trabattoni, responsabile di Monzino Woman, ricorda che - tra le prime cento donne visitate senza sintomi o precedenti eventi - 16 donne sono state trovate con ipertensione e 17 con ipercolesterolemia. «Nel nostro campione il 30% delle donne presenta fattori di rischio elevato. E sappiamo che almeno un fattore di rischio cardiovascolare è presente nell'80% delle donne di 45 anni», argomenta. E non solo: «Abbiamo rilevato - conclude - una presenza significativa di ansia, depressione e stress, quindi abbiamo deciso di indagare la presenza di fattori di rischio psicosociale anche attraverso una ricerca ad hoc».
«La ricerca – spiega Alessandra Gorini, responsabile dell’unità di Psicocardiologia – ha studiato le caratteristiche psicosociali di un campione di oltre 700 donne di età compresa fra i 20 e i 70 anni (età media 50) in relazione alla partecipazione alle attività di screening e prevenzione. Un dato che ci ha particolarmente colpito è la presenza molto alta di questi fattori: fra coloro che non fanno prevenzione il 65% ha sintomi di ansia, il 40% sintomi di depressione, e il 50% presenta elevati livelli di stress. Nel gruppo attivo in prevenzione, che comprende anche le donne che partecipano all’ambulatorio Monzino Women, la sintomatologie è inferiore ma comunque importante: 55% manifesta ansia, il 30% depressione e stress».