Cronaca

Lucrezia, sua mamma Pierina, Diego e Sook: le storie dei milanesi morti nel terremoto

Lucrezia studiava al Bottoni, sua madre insegnava al Brera. Diego e Sook erano in vacanza

Erano lì per trascorrere qualche giorno di vacanza. Lucrezia e Pierina, madre e figlia, volevano approfittare di quel viaggio per stare insieme con qualche parente ormai lontano. Diego e Sook, invece, volevano scoprire la bellezza di quei borghi ora inesistenti e concedersi una serata alla sagra della Amatriciana. Il terremoto, però, li ha sorpresi di notte. Li ha uccisi mentre dormivano, lontano dalle loro case e dai loro cari, senza dar loro nemmeno la possibilità di reagire. 

Sono quattro, al momento, i milanesi che compaiono nell’elenco ufficiale delle vittime del terremoto che alle 3.36 della notte del 24 agosto ha cancellato Arquata, Pescara del Tronto, Accumoli, Amatrice, lasciando sotto le macerie 284 persone

Lucrezia e Pierina erano a Pescara del Tronto, paese ormai ridotto a una distesa di nulla. Diego e Sook, invece, si trovavano ad Amatrice, il borgo che ha pagato il prezzo più caro alla tragedia. 

LE STORIE DI LUCREZIA, PIERINA, DIEGO E SOOK

(In foto Lucrezia Rendina, frame da Corriere) 

Lucrezia aveva soltanto sedici anni - era nata il 4 aprile del 2000 - e a Pescara del Tronto c'era andata con sua mamma Piera, per tutti Pierina, che di anni ne aveva cinquantuno. 

Sono morte insieme, uccise dal terremoto mentre dormivano nella casa del paese d'origine di Pierina. Lucrezia era una studentessa liceale, frequentava lo scientifico Bottoni, e ora i suoi compagni di classe - che volevano partire per i luoghi del terremoto - hanno affidato al parroco che celebrerà i funerali una lettera da leggere durante la funzione. Sua madre, invece, era dall'altro lato della cattedra: era una professoressa all'artistico Brera e oggi i colleghi la piangono e ricordono.

Le due eranno arrivate a Pescare del Tronto la sera prima del terremoto. Come in un tragico avvertimento del destino, avevano dimenticato le chiavi di casa, ma alla fine avevano deciso di farsi prestare una scala e di rompere un vetro per entrare nell'appartamento. Quello stesso appartamento che sgretolandosi le ha uccise. 

Diego, quaranta anni milanese, e Sook, sua coetanea filippina, invece erano ad Amatrice. Erano andati lì per trascorrere qualche giorno di vacanza e per partecipare alla sagra della Amatriciana: la grande festa che doveva cominciare giovedì in quello che una volta era tra i borghi più belli d'Italia. 

Diego, che da un anno viveva ad Agrate Brianza, aveva portato con sé i due figli avuti da un precedente matrimonio: i piccoli, almeno loro, sono stati estratti dalle macerie e sono vivi

Per la coppia, invece, non c'è stato nulla da fare. Dopo qualche ora di speranza, con tanti appelli diffusi via social, la fiammella si è spenta. 


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